La Gazzetta dello Sport

Ryder da urlo Molinari trova subito Woods «Me l’aspettavo»

●Via alla sfida Europa-Usa, l’azzurro nel fourballs contro il mito: «Lui è lui, ma ho ottime sensazioni»

- Federica Cocchi INVIATA A GUYANCOURT (FRANCIA)

E’la Ryder di Tiger. E’ la Ryder di Chicco. Da qualunque angolo la si voglia guardare, questa edizione parigina della coppa, che parte oggi a Le Golf National alle porte di Parigi, è un evento che appassiona. L’Italia torna ad avere il suo Francesco Molinari nel team europeo e gli Stati Uniti ritrovano il migliore Tiger Woods degli ultimi cinque anni. Tiger, il più acclamato ieri nella cerimonia di apertura, oggi sarà l’avversario di Francesco. Vite che si incrociano ancora una volta sui green della Ryder dopo i singoli giocati a Celtic Manor nel 2010 e a Medinah nel 2012. Stavolta non sarà solo, ma giocherà con Tommy Fleetwood, mentre insieme all’ex numero uno c’è Patrick Reed, l’eroe di Hazeltine nonché vincitore del Masters quest’anno.

Francesco, terza Ryder, terzo incontro con Woods. Ormai è un abitudine.

«Ammetto che me l’aspettavo. Quando ho visto che non appariva nelle prime tre coppie annunciate dal loro capitano Furyk, ho capito che me lo sarei trovato contro».

La prima volta ha perso, la seconda l’ha chiusa in parità. La terza...

«Tiger è Tiger, soprattutt­o adesso che è in forma. Ma io sto bene, nel giro di prova ho avuto ottime sensazioni».

E’ la terza Ryder per lei, c’è un ricordo che si porta nel cuore?

«È difficile individuar­e un ricordo preciso delle precedenti. Ce ne sono tanti, tante emozioni. Nel 2010 debuttare nel Team Europe e festeggiar­e la vittoria insieme a mio fratello è stato speciale. Del 2012 non potrò mai scordare l’adrenalina del match decisivo contro Woods».

Com’è l’umore del gruppo? C’è da riportare a casa il trofeo.

«C’è il giusto affiatamen­to e sappiamo alternare i momenti divertenti alla massima concentraz­ione. Ci sono tutte le componenti per far bene».

Si dice che potrebbe giocare tutti i match, è pronto a caricarsi la squadra sulle spalle?

«Sono pronto a prendermi le mie responsabi­lità in base alle scelte del capitano. In Ryder si gareggia come squadra e so di poter contare su compagni altamente competitiv­i. Questo è il Team Europe più forte nel quale abbia mai giocato».

Arriva da major winner: più pressione o più sicurezze?

FRANCESCO MOLINARI SULLA SQUADRA «TIGER HA DATO ENTUSIASMO, CON LUI GUADAGNA IL MOVIMENTO»

FRANCESCO MOLINARI SU WOODS

«Direi con la giusta consapevol­ezza dei miei mezzi. La pressione fa parte del golf e in Ryder Cup aver vinto un Major conta relativame­nte, perché il livello è altissimo. Devo solo concentrar­mi sul campo e giocare colpo su colpo».

Tiger è tornato. È più bella Ryder con lui in forma? la

«Sin dal primo giorno ha scatenato un entusiasmo incontenib­ile. Con lui ne guadagna tutto il movimento».

Come le è cambiata la vita dopo l’Open Championsh­ip?

«Il mio equilibrio fra campo e vita

privata è rimasto lo stesso. Non nego che siano aumentate le richieste di selfie e autografi, è sempre bello sentire il calore della gente».

La prossima Ryder continenta­le si giocherà a Roma: preferisce esserci da giocatore o vincerla da capitano?

«Domanda difficile. Ora penso a concentrar­mi su questa settimana, non riesco a immaginarm­i fra quattro anni. La prospettiv­a della Coppa è Roma ha un fascino incredibil­e e vorrei viverla al massimo, senza limiti». ●

LA CHIAVE

Nel 2010 e 2012 i due si sfidarono nel singolo: una vittoria di Woods, un pari

Chicco gioca con Fleetwood, Tiger con Reed. Foursome nel pomeriggio

«E’ IL TEAM EUROPA PIÙ FORTE IN CUI IO ABBIA MAI GIOCATO»

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SIGNORE IN GIALLOFran­cesco Molinari, 35 anni, ieri nel bunker al Golf National con la maglia gialla della squadra europea GETTY
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