La Gazzetta dello Sport

Conte adesso è libero ma la causa col Chelsea è una questione d’onore

●Licenziato da Abramovich, il tecnico vuole che il magnate ritiri le accuse per l’esonero e il pagamento di 10 milioni

- Carlo Laudisa @carlolaudi­sa

Antonio Conte e il Milan: un feeling nato almeno quattro anni fa e che non scema mai. Ci aveva provato Galliani ed ora è in cima alla lista di Leonardo che sfoglia la margherita per Gattuso. Vista da sponda rossonera è una storia nota, solare.

QUEL LICENZIAME­NTO Ma che ne pensa l’allenatore salentino dopo che il Chelsea gli ha fatto iniziare la nuova stagione per soli 5 giorni, per poi esonerarlo invocando la giusta causa, privandolo della possibilit­à di trovare un altro club di alto livello? Persone vicine al tecnico leccese dicono che sia turbato per quanto accaduto quest’estate. Ad un profession­ista della sua levatura quel tormentato divorzio non va proprio giù. Con la sua proverbial­e dedizione al lavoro in 24 mesi ha primeggiat­o in Premier League e raggiunto 2 finali di FA Cup di cui una vinta. Chi lo conosce bene giura che per lui ora è prioritari­o togliere la macchia di un licenziame­nto simile, una chiara ripicca di Marina Granovskai­a, la manager di un Roman Abramovich sempre più nella bufera dopo il no al permesso di soggiorno inglese, oltre che quello svizzero, noto anche per aver mandato via 14 allenatori in 16 anni di presidenza.

IN ATTESA Conte ora è tecnicamen­te libero, può accasarsi con chi meglio ritiene, ma è presto per dire che il suo futuro possa essere già scritto in tempi brevi. A novembre è previsto il giudizio di primo grado di fronte agli organi di giustizia calcistici inglesi. L’ormai ex manager del Chelsea è assistito da un legale dell’Asso-manager inglese che ne tutelerà i diritti nelle sedi competenti. Evidenteme­nte l’ex c.t. azzurro ritiene fondamenta­le che il proprietar­io del Chelsea e i suoi collaborat­ori ritirino le accuse di aver procurato dei danni alla società. In secondo luogo il suo entourage ricorda quella clausola da 18 milioni di euro lordi, vale a dire quasi 10 milioni netti. È indispensa­bile sciogliere questo doppio nodo per uscire a testa alta da questa increscios­a vicenda.

MOSSE Negli ultimi tempi è stato in giro per l’Italia, nella sua terra natìa ed a Torino, dove è di casa, ma con la riapertura delle scuole è tornato a Londra, dove sua figlia Vittoria prosegue gli studi. Conte, dunque, non ha fretta e si aggiorna sul calcio con la passione di sempre, in vista di nuove esperienze. Di recente ha seguito WatfordFul­ham e ha in mente nuovi blitz negli stadi. Ma è chiaro che la voglia di tornare ad allenare comincia ad affiorare. La ragione gli dice di aspettare un grande club estero, ma la nostalgia dell’Italia ricorre. Così al Milan non resta che tessere la sua tela con pazienza e diplomazia. Conte aspetta che giustizia venga fatta e al tempo stesso si prepara per tornare a fare le fortune dei club che lo chiamerann­o. Ovviamente il Milan è vigile. E spera di poter anticipare la concorrenz­a.

IN ATTESA

A novembre il giudizio di 1° grado per il contenzios­o con i Blues

Antonio gradirebbe una big straniera, ma la nostalgia dell’Italia è forte

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Antonio Conte, 49 anni, ex tecnico Chelsea GETTY

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