Conte adesso è libero ma la causa col Chelsea è una questione d’onore
●Licenziato da Abramovich, il tecnico vuole che il magnate ritiri le accuse per l’esonero e il pagamento di 10 milioni
Antonio Conte e il Milan: un feeling nato almeno quattro anni fa e che non scema mai. Ci aveva provato Galliani ed ora è in cima alla lista di Leonardo che sfoglia la margherita per Gattuso. Vista da sponda rossonera è una storia nota, solare.
QUEL LICENZIAMENTO Ma che ne pensa l’allenatore salentino dopo che il Chelsea gli ha fatto iniziare la nuova stagione per soli 5 giorni, per poi esonerarlo invocando la giusta causa, privandolo della possibilità di trovare un altro club di alto livello? Persone vicine al tecnico leccese dicono che sia turbato per quanto accaduto quest’estate. Ad un professionista della sua levatura quel tormentato divorzio non va proprio giù. Con la sua proverbiale dedizione al lavoro in 24 mesi ha primeggiato in Premier League e raggiunto 2 finali di FA Cup di cui una vinta. Chi lo conosce bene giura che per lui ora è prioritario togliere la macchia di un licenziamento simile, una chiara ripicca di Marina Granovskaia, la manager di un Roman Abramovich sempre più nella bufera dopo il no al permesso di soggiorno inglese, oltre che quello svizzero, noto anche per aver mandato via 14 allenatori in 16 anni di presidenza.
IN ATTESA Conte ora è tecnicamente libero, può accasarsi con chi meglio ritiene, ma è presto per dire che il suo futuro possa essere già scritto in tempi brevi. A novembre è previsto il giudizio di primo grado di fronte agli organi di giustizia calcistici inglesi. L’ormai ex manager del Chelsea è assistito da un legale dell’Asso-manager inglese che ne tutelerà i diritti nelle sedi competenti. Evidentemente l’ex c.t. azzurro ritiene fondamentale che il proprietario del Chelsea e i suoi collaboratori ritirino le accuse di aver procurato dei danni alla società. In secondo luogo il suo entourage ricorda quella clausola da 18 milioni di euro lordi, vale a dire quasi 10 milioni netti. È indispensabile sciogliere questo doppio nodo per uscire a testa alta da questa incresciosa vicenda.
MOSSE Negli ultimi tempi è stato in giro per l’Italia, nella sua terra natìa ed a Torino, dove è di casa, ma con la riapertura delle scuole è tornato a Londra, dove sua figlia Vittoria prosegue gli studi. Conte, dunque, non ha fretta e si aggiorna sul calcio con la passione di sempre, in vista di nuove esperienze. Di recente ha seguito WatfordFulham e ha in mente nuovi blitz negli stadi. Ma è chiaro che la voglia di tornare ad allenare comincia ad affiorare. La ragione gli dice di aspettare un grande club estero, ma la nostalgia dell’Italia ricorre. Così al Milan non resta che tessere la sua tela con pazienza e diplomazia. Conte aspetta che giustizia venga fatta e al tempo stesso si prepara per tornare a fare le fortune dei club che lo chiameranno. Ovviamente il Milan è vigile. E spera di poter anticipare la concorrenza.
IN ATTESA
A novembre il giudizio di 1° grado per il contenzioso con i Blues
Antonio gradirebbe una big straniera, ma la nostalgia dell’Italia è forte