Il giorno di Lautaro L’estate è finita Nuova ripartenza per lui e Icardi
●Staffetta per i due argentini: l’ex Racing in campo dall’inizio dopo un mese di assenza
Nel fantastico mondo dei social network, quelli che un minuto ti esaltano e un minuto dopo vorrebbero vederti impalato, Lautaro Martinez ha già avuto lo straordinario privilegio di passare da protagonista di un referendum popolare che l’avrebbe voluto subito partner di Mauro Icardi a personaggio da paragonare al Gabigol interista, il peggiore degli incubi nerazzurri. Alla ricerca dell’equilibrio, ieri Luciano Spalletti dell’argentino ha detto questo: «Lautaro ha nel Dna la possibilità di essere il terminale offensivo. Sa palleggiare con i compagni, è caratterialmente tosto. Dobbiamo riuscire a mantenerlo così com’è. Perché c’è il rischio che a volte chi arriva qui perda il suo status. Cercheremo di proteggerlo. Ed è possibile che con il Cagliari giochi da titolare».
A BOLOGNA... Anche perché quel maledetto polpaccio sinistro gli ha tolto di fatto un mese di Inter. A Bologna, nel giorno dell’infortunio, Lautaro avrebbe giocato titolare: Spalletti aveva fatto questa scelta, prima di vedersi costretto a orientarsi su Keita. E oggi tutte le indicazioni vanno nella stessa direzione. Lautaro e Icardi metteranno in piedi una staffetta, perché Spalletti deve conciliare la voglia di lanciare l’ex Racing con l’opportunità di far riposare più minuti possibile a Icardi, anche in vista del Psv Eindhoven. In quest’ottica è probabile che sia Lautaro a partire dall’inizio, per poi lasciare spazio al connazionale una volta terminato il pieno di benzina.
ALTERNATIVI Ma dov’eravamo rimasti con Lautaro? A un’estate da urlo, a un esordio a Reggio Emilia troppo sentito, alla delusione per i pochi secondi concessi da Spalletti nel giorno del debutto a San Siro con il Torino. E poi stop. Il momento sta per arrivare, la condizione fisica è in netto miglioramento, negli allenamenti della settimana l’ex attaccante del Racing ha mostrato segnali incoraggianti, abbastanza per indurre in tentazione Spalletti sulla scelta di lanciarlo titolare. La decisione sarà presa solo oggi, ma Lautaro viaggia verso un altro esordio. Non con Icardi, ma al posto di Maurito. Spalletti sta intatti momentaneamente frenando sulla possibilità di far coesistere i due, come più volte provato durante l’estate. Chissà che non accada prima con l’Argentina: i due sono stati nuovamente convocati in coppia dal c.t. Scaloni. E non per una partita qualsiasi: il secondo impegno della Seleccion si chiama Brasile, il 16 ottobre, a cinque giorni dal derby. Ma c’è tempo per pensarci. C’è bisogno di gol immediati: Lautaro cerca il primo gol in Serie A, Icardi il terzo consecutivo a San Siro. Questa sì che è una missione da completare in coppia.
Tre contro tre. Non a basket, ma a calcio. Brozovic, Perisic e Vrsaljko nell’Inter contro Bradaric, Pajac e Srna nel Cagliari. Amici per la pelle. Fratelli. Con un unico leader, Darijo Srna. Che due mesi e mezzo fa ha ringraziato i «fratellini» vice campioni del mondo. «Felice di far parte di questa famiglia e orgoglioso che i vostri nomi rimarranno per sempre scritti in lettere d’oro. Avete festeggiato la Croazia come mai nessuno prima aveva fatto». Dario Srna, l’uomo con più presenze in nazionale, scrisse così. Lo vollero tutti il 15 luglio a Mosca, lui (allora squalificato per doping) arrivò con un volo privato e con un permesso speciale del Cagliari, e trovò il posto libero: capotavola. Con Modric alla sua sinistra. Perché Srna per i compagni è ancora il professore, il simbolo. Tanto che Bradaric, vice Modric in nazionale e nuovo regista rossoblù, non ha avuto esitazioni a scegliere Cagliari quando è nato il primo contatto. E Marko Pajac, il più giovane del trio sardo, ora è più felice, accanto a loro due, anche se è l’unico a non aver giocato.
INSIEME Stasera a Milano il ristorante è già scelto: tocca a Perisic, Brozovic e Vrsaljko (anche se non è stato convocato per infortunio) il dovere dell’ospitalità. Poco importa come andrà a finire Inter-Cagliari. Questa è la notte dei croati. E il piacere è solo quello di ritrovarsi assieme, come fecero in cinque (tranne Pajac) a Mosca per la finale del Mondiale. Poi Srna tornò subito indietro, sempre con l’aereo privato, e (non si sa ancora come) la mattina dopo fu il primo a presentarsi al campo d’allenamento del Cagliari a Pejo. Srna e Bradaric si sono già presi i rossoblù, Perisic e Brozovic sono indispensabili per Spalletti. Srna sa come fermarli. Perché loro risolvono. E hanno i colpi da campioni, anzi da vice campioni del mondo.