La Gazzetta dello Sport

Aspettando Zaza il Torino sorride: i giovani crescono e Iago Falque c’è

●Lo spagnolo è tornato in gruppo. Djidji, Parigini, Berenguer e Ola Aina promossi da Mazzarri

- Filippo Grimaldi

Fuori dal tunnel. L’uomo senza cloni (granata), Iago Falque, indispensa­bile (nei pensieri di

Walter Mazzarri) per fare da raccordo fra la mediana e l’attacco, vede avvicinars­i finalmente il momento del ritorno in campo. Ieri lo spagnolo — per la prima volta dopo l’infortunio subìto a Udine — ha svolto l’allenament­o per intero con i compagni. Per lui, adesso, diventa decisiva la rifinitura di oggi all’Olimpico Grande Torino. La convocazio­ne è pressoché scontata, sulle possibilit­à di rientrare già domani dall’inizio l’ultima parola spetta al dottor Tavana, oltre che a Mazzarri. L’infortunio al flessore della coscia destra richiede la massima cautela, ma è indubbio che le indicazion­i siano buone e, soprattutt­o, che il Toro ha maledettam­ente bisogno di lui. È apparso ormai evidente che, senza di lui, si complica pure la difficile convivenza fra Belotti e Zaza. Il Gallo non ha saltato un minuto da inizio stagione (e, con lui, pure Sirigu e Nkoulou), mentre il ritardo di condizione dell’ex Valencia è reso ancora più marcato dall’assenza alle spalle dei due attaccanti di un giocatore capace di innescarli. E qui ritorniamo al punto di partenza: Iago Falque, appunto, riadattato con successo in estate da Mazzarri in una cosiddetta «modalità Lavezzi», cioè trequartis­ta vero rispetto al suo ruolo tradiziona­lmente più avanzato.

MERITOCRAZ­IA Ecco, perché Mazzarri a Bergamo, mercoledì sera, ha preferito affidarsi a Parigini, promosso titolare per l’impegno profuso in allenament­o e per il positivo impatto quando era entrato in campo a Udine, pur giocando solo sei minuti, recupero compreso. Proprio lui, cresciuto nel vivaio del Torino, potrebbe essere riconferma­to dal tecnico toscano contro il Chievo, se le risposte fornite da Zaza negli ultimi allenament­i non saranno state giudicate soddisface­nti. Seconde linee — si fa per dire — anche in mezzo al campo. Oltre ad Ansaldi, se dovesse dare forfait pure De Silvestri, via libera di nuovo per Berenguer e Ola Aina, quest’ultimo sempre sceso in campo nelle prime sei giornate. È un premio al lavoro, a chi sino ad oggi ha pedalato in silenzio, aspettando che venisse la sua occasione. E, come per loro, lo stesso discorso vale pure per Djidji, che ha sostituito senza alcun imbarazzo Moretti, dopo le difficoltà patite contro il Napoli in casa.

OCCASIONI Senza girarci troppo intorno, Mazzarri ha in un certo senso l’urgenza di ritrovare la vittoria: innanzitut­to perché deve e vuole sfruttare un calendario sulla carta molto favorevole prima della sosta (archiviato il Chievo, venerdì prossimo arriverà il Frosinone all’Olimpico Grande Torino), allo scopo di rivitalizz­are l’ambiente e di consolidar­e una posizione di classifica che sino ad ora non rispecchia le ambizioni di un gruppo che vorrebbe fare una stagione a fari spenti, per volere della società, ma comunque non da semplice comprimari­o della serie A.

PRUDENZA Ovvio che il possibile rientro di Iago Falque semplifich­erebbe (molto) le cose, anche se come detto l’infortunio di Udine richiede prudenza e non gioverebbe a nessuno accelerarn­e troppo i tempi del recupero.

LA NOVITÀ L’esterno da ieri a tempo pieno in gruppo con i compagni al Fila

C’è cauto ottimismo di poterlo schierare domani con il Chievo come trequartis­ta

A SECCO Mazzarri, poi, sta lavorando per uscire da una situazione poco simpatica a livello realizzati­vo. Cinque gol in sei partite denotano sicurament­e una difficoltà in tal senso, ma qui si torna al peccato originale, cioè quell’impossibil­ità sino ad oggi di schierare Iago Falque trequartis­ta dietro na Belotti-Zaza. E poi c’è la storiella di questo Toro che nei primi 45’ non ha ancora segnato, realizzand­o 4 reti su cinque nel primo quarto d’ora della ripresa, a conferma di un cambio di atteggiame­nto (anche mentale) dopo l’intervallo. Perché il Toro sia grande per davvero serve un gruppo omogeneo nei valori, con seconde linee di qualità, e senza cali di tensione. Domani la prima verifica.

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Il tecnico Walter Mazzarri compirà 57 anni lunedì prossimo ANSA

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