Chelsea-Liverpool atto II Sarri, assalto alla Premier
●Dopo la vittoria ad Anfield in Coppa i Blues vogliono spezzare la serie positiva dei Reds (sei successi di fila). Tutte le stelle in campo
Ciak ciak, si rigira. A meno di 72 ore dalla sfida dell’Anfield, decisa da uno straordinario gol di Eden Hazard, Chelsea e Liverpool si ritrovano di fronte, ma stavolta sul palcoscenico della Premier. Stesso modulo, stesse filosofie, ma giocatori diversi – in Coppa di Lega era scontato un uso abbondante del turn over – e realtà, soprattutto, diversa. Il campionato è un’altra musica e il Liverpool, dopo sei successi di fila, cerca la settima vittoria, la più importante, quella che legittimerebbe il desiderio di riconquistare il titolo dopo 28 anni di digiuno: il Settebello iniziale sarebbe record assoluto per la Premier. Il Chelsea si ritrova una splendida chance tra le mani: bissare l’impresa dell’Anfield darebbe nuovo slancio al lavoro di Sarri e alle aspirazioni dei Blues. Sullo sfondo, il Manchester City nel ruolo di terzo incomodo: la banda di Pep Guardiola cercherà di domare all’Etihad il Brighton e poi tutti in poltrona a seguire il match dello Stamford.
ANALISI Il tema tattico principale è l’attacco del Liverpool contro la difesa del Chelsea. La forza del trio Salah-FirminoMané contro Azpilicueta, Rudiger – il tedesco non sta benissimo, ma dovrebbe recuperare –, Luiz e Alonso. Come ricordato anche da Hazard, Sarri dedica una scrupolosa attenzione alla strategia e nelle ultime ore c’è stato un esame minuzioso, ai video, degli ultimi movimenti del reparto avanzato dei «Reds», con Firmino abile nel non offrire punti di riferimento, Salah più accentrato del solito e Mané guastatore d’area. Azplicueta ha sofferto l’altra sera ad Anfield Road, ma nessuno ha la sua velocità per contrastare
Mané. Alonso e Luiz/Rudiger dovranno aiutarsi per murare Salah, senza lasciare campo libero a Firmino. Ma anche Klopp ha le sue preoccupazioni e il gol di Hazard in Coppa è un segnale da non trascurare: «Non dovevamo permettergli di avere tutta quella libertà», le parole dell’allenatore tedesco, che ha poi smentito di aver litigato con Shaqiri. CENTROCAMPO Jorginho è l’uomo dei record in casa Chelsea: nessuno aveva passato il pallone 749 volte in sei gare come l’ex Napoli in questo avvio di campionato e nessuno era arrivato a 180 tocchi in una sola gara, come avvenuto contro il West Ham. Henderson possiede altre caratteristiche: meno tic toc e aggressione della fonte di gioco avversaria. Muscoli e corsa nella contrapposizione Kanté-Kovacic contro MilnerWijnaldum, con Keita candidato alla panchina: energie e freschezza atletica marcheranno la differenza. I raddoppi delle coppie Azpilicueta-Alonso da una parte e Alexander-Arnold e il suo elter ego Robertson dall’altra possono condizionare il copione: chi ha più birra in corpo potrebbe risultare decisivo. PANCHINE Sarri ha ribaltato il match dell’Anfield con le sostituzioni. Con Giroud titolare, l’allenatore toscano può contare in panchina sulla rabbia di Morata e sull’intelligenza di Fabregas. Il Liverpool ha una straordinaria batteria di ricambi: Fabinho, Keita, Shaqiri, Sturridge e Matip sarebbero i punti fermi di migliaia di squadre. Sarri non si illude dopo l’exploit di mercoledì: «Sarà ancora più difficile. Il Liverpool può davvero vincere la Premier. Noi non siamo ancora al loro livello. Hazard? È un genio, può ancora migliorare e diventare il numero uno al mondo». OGGI: 13.30, West Ham-Man United; ore 16 Arsenal-Watford, EvertonFulham, Huddersfield-Tottenham, Man City-Brighton, Newcastle-Leicester, Wolverhampton-Southampton; ore 18.30 Chelsea-Liverpool. DOMANI: ore (17 Cardiff-Burnley. LUNEDI’ (21) Bournemouth-Crystal P. CLASSIFICA Liverpool 18, Man City, Chelsea 16, Watford 13, Tottenham, Arsenal 12, Man Utd, Bournemouth 10, Leicester, Wolves 9, Crystal P. 7, Everton 6, Brighton, Southampton, Fulham 5, Burnley, West Ham 4, Newcastle, Cardiff, Huddersfield 2.
LA CHIAVE
I cambi possono essere decisivi: Morata e Fabregas da una parte, Fabinho, Keita e Shaquiri dall’altra