Valverde giù Neppure il Barcellona se la ride
Sei vittorie di fila, poi un pareggio col Girona e la sconfitta a Leganes, ultimo in classifica. La terra brucia improvvisamente sotto i rilassati piedi di Ernesto Valverde e oggi al Camp Nou la partita con l’Athletic Bilbao che ha già fermato il Madrid a San Mames servirà per perfezionare la diagnosi blaugrana: momentaneo appannamento da relax o crisi vera?
TERREMOTO E ASSURDITÀ «Mi sento appoggiato dalla società, sto bene», ha detto ieri Ernesto Valverde, al quale Josep Maria Bartomeu ha già promesso un rinnovo del contratto in scadenza a fine stagione, col portavoce Josep Vives che in settimana si è sciolto in lodi sperticate verso il «Txingurri»: «Una persona magnifica che proietta l’immagine che desideriamo. Vogliamo aiutare lui e i giocatori». Beh, un po’ di bisogno effettivamente c’è. Prendere due gol dal Girona e altrettanti dal Leganes in 4 giorni non è sintomo di grande salute. «Abbiamo bisogno dei punti – ha riconosciuto Valverde –. Se si perde c’è un piccolo terremoto». Il tecnico ha perso Umtiti per un problema al ginocchio la cui entità non è ancora del tutto chiara e si è irritato quando un collega ha paragonato la sconfitta col Leganes con quella di Roma in Champions in primavera: «In teoria sono di fronte a gente esperta di calcio. Fare un paragone tra le due gare è un’assurdità. Però è così: quando si perde si sente di tutto. E poi se ci criticano quando vinciamo, figurarsi quando le cose vanno male». La tensione sale al Camp Nou.