DELUSIONE ITALVOLLEY, MA L’ONDA AZZURRA È INCANCELLABILE
Il tre volte campione iridato sul Mondiale di pallavolo
L’impresa di conquistare le semifinali Mondiali era difficile per l’Italia, il problema è che non siamo riusciti nemmeno a giocarcela. La speranza azzurra si è spenta troppo presto, siamo stati in partita fino al 3-3 del primo set. Me lo aspettavo più combattuto quel primo parziale, perché la cosa importante secondo me era vincerlo, senza pensare troppo al punteggio, per poi sciogliersi con l’andare della partita. Invece l’avventura dell’Italia ai Mondiali è finita, ma onestamente bisogna riconoscere che siamo stati sotto, sia come livello di gioco che di tenuta mentale.
Ma la netta sconfitta con la Serbia ci aveva messo nella condizione di poter solo stravincere, per poter continuare il cammino. E contro la Polonia, una squadra solida che sa giocar bene, non è certo semplice. Di questo Mondiale restano tante cose positive: tutto quello che è stato il seguito, l’entusiasmo, lo spettacolo, il fatto di aver fatto parlare tutti di pallavolo, anche chi di solito non la segue abitualmente.
Dal punto di vista tecnico non si può nascondere la delusione, perché è chiaro che si puntava a qualcosa di più, a portarsi a casa una medaglia. Questa squadra poteva farcela, ma nei momenti che contano è mancata. La partita combattuta contro la Russia aveva dato segnali che si poteva lottare per le prime posizioni, ma senza fare catastrofismi, bisogna riconoscere che manca ancora qualcosa per tornare là in vetta. Le differenze con le migliori non sono enormi, ma ci sono. E ora bisognerà vedere le idee e le intenzioni per il futuro. Sarà un tema
interessante, se davvero Juantorena darà l’addio all’azzurro, non sarà facile trovare il ricambio in quel ruolo. E per l’Italia non sarà facile trovare spazio per le prime posizioni, perché le avversarie non si fermano: il Brasile l’anno prossimo inserirà Lucarelli e Leal, la Polonia potrà contare su Leon, la Russia resta sempre la Russia. Tra la questione di trovare ricambi in azzurro e la forza degli avversari, il futuro non sarà semplice, pensando all’Olimpiade di Tokyo 2020 e soprattutto al percorso di qualificazione.
Ora restano i due giorni clou del Mondiale, gli Stati Uniti sono la squadra che mi ha impressionato di più. Ma i giochi sono aperti: c’è il Brasile, che ha sostituito senza patire due schiacciatori infortunati, la Serbia sempre capace di grandi cose, una Polonia che è cresciuta.