La Gazzetta dello Sport

DELUSIONE ITALVOLLEY, MA L’ONDA AZZURRA È INCANCELLA­BILE

- L’INTERVENTO di FEFÈ DE GIORGI ex azzurro di volley twitter: @fefedegio

L’impresa di conquistar­e le semifinali Mondiali era difficile per l’Italia, il problema è che non siamo riusciti nemmeno a giocarcela. La speranza azzurra si è spenta troppo presto, siamo stati in partita fino al 3-3 del primo set. Me lo aspettavo più combattuto quel primo parziale, perché la cosa importante secondo me era vincerlo, senza pensare troppo al punteggio, per poi sciogliers­i con l’andare della partita. Invece l’avventura dell’Italia ai Mondiali è finita, ma onestament­e bisogna riconoscer­e che siamo stati sotto, sia come livello di gioco che di tenuta mentale.

Ma la netta sconfitta con la Serbia ci aveva messo nella condizione di poter solo stravincer­e, per poter continuare il cammino. E contro la Polonia, una squadra solida che sa giocar bene, non è certo semplice. Di questo Mondiale restano tante cose positive: tutto quello che è stato il seguito, l’entusiasmo, lo spettacolo, il fatto di aver fatto parlare tutti di pallavolo, anche chi di solito non la segue abitualmen­te.

Dal punto di vista tecnico non si può nascondere la delusione, perché è chiaro che si puntava a qualcosa di più, a portarsi a casa una medaglia. Questa squadra poteva farcela, ma nei momenti che contano è mancata. La partita combattuta contro la Russia aveva dato segnali che si poteva lottare per le prime posizioni, ma senza fare catastrofi­smi, bisogna riconoscer­e che manca ancora qualcosa per tornare là in vetta. Le differenze con le migliori non sono enormi, ma ci sono. E ora bisognerà vedere le idee e le intenzioni per il futuro. Sarà un tema

interessan­te, se davvero Juantorena darà l’addio all’azzurro, non sarà facile trovare il ricambio in quel ruolo. E per l’Italia non sarà facile trovare spazio per le prime posizioni, perché le avversarie non si fermano: il Brasile l’anno prossimo inserirà Lucarelli e Leal, la Polonia potrà contare su Leon, la Russia resta sempre la Russia. Tra la questione di trovare ricambi in azzurro e la forza degli avversari, il futuro non sarà semplice, pensando all’Olimpiade di Tokyo 2020 e soprattutt­o al percorso di qualificaz­ione.

Ora restano i due giorni clou del Mondiale, gli Stati Uniti sono la squadra che mi ha impression­ato di più. Ma i giochi sono aperti: c’è il Brasile, che ha sostituito senza patire due schiacciat­ori infortunat­i, la Serbia sempre capace di grandi cose, una Polonia che è cresciuta.

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