FALLIMENTO? MA AVETE VISTO ASCOLTI TV E PUBBLICO?
Lo sguardo perso nel vuoto di Osmany Juantorena seduto in panchina nel quarto set. L’atmosfera surreale di un palazzo pieno che continua a incitare l’Italia come se ci fosse ancora un obiettivo da raggiungere. Il Mondiale azzurro finisce nella lunga agonia in cinque set di una partita che doveva essere quella della vita e invece si è spenta subito. Stavolta neanche Juantorena è riuscito ad essere decisivo, né lui, né Zaytsev, i grandi assenti della scorsa stagione. Ancora una volta l’Italia si è fermata a un passo dal salto di qualità, la battaglia per le medaglie riguarda altri.
ADDIO? «Oggi è andata così – dice lo schiacciatore -. Sapevamo che era una partita durissima loro sono andati subito sopra. Volevamo finire con una vittoria per il morale, la nostra storia finisce qua. Se devo fare un’analisi a mente fredda dico che ancora non siamo pronti a salire sul podio. Ci siamo fermati dietro le grandi». Il futuro è tutto da decidere, i prossimi due anni portano a Tokyo ma per l’italocubano sembra essere un orizzonte molto lontano: «Quello che sarà della Nazionale lo deciderà Chicco (il c.t. Blengini, ndr). Farò una scelta con la mia famiglia, ma penso che sarà l’ultima manifestazione con ● Le stagioni che Juantorena ha giocato con la maglia azzurra (2015, 2016, 2018): quella di ieri (salvo sorprese) è la sua ultima partita in azzurro l’Italia per me». Il capitano Ivan Zaytsev lo stoppa subito: «Osmany fa sempre queste sparate – dice con un sorriso – siete voi che non gli dovete fare queste domande dopo una partita come questa. Tokyo è lontana, non lo so tutto è possibile, spero di no». Poi torna a fare un’analisi della partita che doveva essere quella della vita ed è finita dopo venticinque minuti: «Siamo stati punto a punto per un po’ poi si sono allontanati e non siamo riusciti a riprenderli». Questo significa che l’Italia non è all’altezza di un podio Mondiale? «Direi che non è così però alla fine è così. Abbiamo sbagliato la partita con la Serbia e il risultato di ieri sera ci ha penalizzato, altrimenti avremmo potuto giocare questa partita come un quarto vero e proprio. Però lo sport è così. Nel momento decisivo le altre hanno sbagliato di meno, non c’è niente da dire».
IL TECNICO Il futuro è l’argomento più difficile. Il presidente federale ha preso tempo dicendo che sono decisioni che vanno prese a mente fredda. Quindi bisognerà aspettare per sapere se Gianlorenzo Blengini sarà ancora il c.t. della Nazionale: «Del mio futuro, è troppo presto per parlare – dice il tecnico - non so cosa dire. Siamo delusi, non ci aspettavamo una cosa del genere. Eravamo umilmente ambiziosi e speravamo di arrivare molto più in alto». Non gli è riuscito e il sogno dell’Italia finisce qui. Altre vanno a giocarsi le medaglie oggi e domani. OPPOSTO AZZURRO C.T. AZZURRO PRESIDENTE FIPAV
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LA NOSTRA PIÙ GRANDE VITTORIA È IL PUBBLICO
IVAN ZAYTSEV
IL FUTURO? NON LO SO: MA QUESTA NON ERA LA NOSTRA AMBIZIONE
GIANLORENZO BLENGINI
BRUNO CATTANEO