La Gazzetta dello Sport

RIECCO LAUTARO L’INTER ATTACCA LA QUARTA DI FILA

Spalletti ora corre: con il Cagliari prova a mettere la quarta

- Davide Stoppini MILANO

Mica tante le volte in cui la mano è quella giusta, quella che odora di poker. L’Inter si misura stasera, molto più che con il Tottenham. «Facile» quando c’è la Champions League, oppure se di fronte hai Sampdoria e Fiorentina che pensano al loro calcio e non al tuo. Paradosso che tiene dentro tutta l’Inter: stasera Luciano Spalletti può eguagliare la sua miglior serie da quando si gode Milano e il Bosco Verticale. Quattro partite di fila non le vince dal pronti e via della scorsa stagione, una serie da quattro che fece venire strani e dolci pensieri nelle teste nerazzurre. Ecco: con il Cagliari Spalletti può fare altrettant­o, quarta gioia consecutiv­a per riveder le stelle, perché classifica e scontri diretti alla mano la giornata è di quelle da non fallire. Di più: nove punti in tre gare consecutiv­e è traguardo parziale che in campionato l’Inter non raggiunge da dicembre, nove mesi fa, tempo sufficient­e per ragionarci su e provare a ripetersi.

● Crescita del gioco, turnover e ripescati: nel mirino il poker di vittorie del 2017 e la zona Champions

LA VERITÀ È che qui si va di ciclo in ciclo. Il primo – Tottenham, Sampdoria e Fiorentina – è servito per uscire da una mini crisi. Il secondo – se lo condisci con Juve-Napoli e Roma-Lazio e Sassuolo-Milan – parte dal Cagliari, arriva alla Spal e può valere (anche) il rientro dell’Inter in zona Champions, vale a dire classifica risistemat­a. «Sì,la possiamo chiamare la settimana della verità – ha spiegato Spalletti –. Ci possiamo rimettere in carreggiat­a, l’inizio di campionato ci aveva messo in condizioni difficili, ora invece abbiamo la possibilit­à di rivedere chi è scappato in classifica, a patto ovviamente di far bene. Abbiamo bisogno di fare risultati importanti, dobbiamo dar seguito alle vittorie». Spalletti è specialist­a di filotti. E sa che ora è il momento di cavalcare l’entusiasmo, una volta ritrovato il carattere e la personalit­à necessarie per portare a casa partite in bilico come lo sono state le ultime tre.

DIFFICOLTÀ Adesso l’Inter è chiamata ad andare oltre se stessa. Ovvero a vincere partite che per caratteris­tiche tecniche sono le più complicate. Le peggiori uscite stagionali nerazzurre sono state quelle con Torino, Parma e per lunghi tratti anche con il Bologna, ovvero squadre che amano chiudersi lasciando il gioco nelle mani di Spalletti. La gara con il Cagliari ha lo stesso bollino, lo stesso grado di difficoltà. E una vittoria stasera avrebbe il sapore della continuità, concetto che Spalletti va ripetendo da sempre.

LE MOSSE Una vittoria, in definitiva, vorrebbe dire volare ad Eindhoven, per una partita cruciale del girone di Champions, con l’animo sereno. Di sicuro è cambiata l’aria intorno a Spalletti. Il tecnico è uscito dall’angolo in tre mosse: fissando il mix giusto in termini di gioco

tra il possesso palla esasperato delle prime partite e la verticalit­à delle ultime uscite. Punto due: recuperand­o alla causa alcuni protagonis­ti che parevano dimenticat­i, leggi Candreva, Miranda e Borja Valero. Punto tre: affidandos­i al turnover, concetto imprescind­ibile in periodi di impegni ravvicinat­i come l’attuale. Sarà così anche oggi con il Cagliari, per inseguire il quarto jackpot da tre punti. La gestione delle risorse è il compito numero uno affidato dalla società al tecnico. È il discorso della famosa bicicletta di inizio stagione, che ora finalmente ha cominciato a correre coi rapporti giusti. Buon per Luciano, che ora vuole gustarsi una mano di poker, lui che pure le partite a carte nei giorni della vigilia non le ama.

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Luciano Spalletti, 59 anni, seconda stagione sulla panchina dell’Inter GETTY ●
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GETTY Spalletti mentre fa le flessioni sul campo ad Appiano Gentile

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