MILAN 4 CALCI ALLA PAURA
Vince dopo un mese con tanto coraggio e 4 gol al Sassuolo Gattuso respira
I rossoneri tornano a vincere dopo un mese Non c’è Higuain, ci pensano Kessie e le due frecce Suso e Castillejo. Boateng: «Se giocano sempre così possono vincere lo scudetto»
●Anche senza Higuain, i rossoneri trovano valide soluzioni offensive: Kessie, doppio Suso e Castillejo
Più coraggio che paura, ecco perché è un Milan diverso: intanto non vinceva in campionato dal 31 agosto; il mese di penitenza finisce con quattro gol e si porterà via, anche soltanto per qualche giorno, mugugni interni e le immagini di altri allenatori più in carriera di Gattuso, invocati per la sostituzione. E poi l’altra botta di autostima deriva dall’aver superato un avversario che aveva unito finora il bello al buono: il Sassuolo dell’entusiasmo e del gioco spumeggiante poteva anche andare al secondo posto se avesse battuto gli amici rossoneri, per cui tifa anche patron Squinzi. Resta comunque nel gruppo delle terze, quasi non volesse intrufolarsi fra le grandi. Per il Milan questo è un tuffo nell’acqua santa: ne sentiva il bisogno, visto anche come è conciato. E dall’emergenza in attacco scova le chiavi del primo successo esterno stagionale, un pieno che mancava fuori casa da aprile.
I MOTIVI Perché è chiaro che a Higuain non si vorrebbe mai rinunciare. Poi Borini e Cutrone sono abili solo per la panchina, così Gattuso si deve inventare un tridente che più falso non c’è, perché di attaccanti veri, da area, nemmeno l’ombra; Suso, Castillejo e Calhanoglu, che uniscono la linea scambiandosi anche i posti, sono in natura ricamatori da bordo esterno, suggeritori da terrazza sulla trequarti, non mostruosi azzanna stopper, se ancora si chiamassero così. Però spuntano anche alcuni vantaggi: non avendo a centro area un nove rompiscatole, di quelli che agitano le braccia per pretendere sempre il pallone, i tre possono tirare a piacimento. Quattro reti del Milan da fuori area nella stessa partita sono una rarità che le statistiche moderne (dal 2004) non contemplano. Suso sfrutta il rientro sul piede buono per stangare e prende la traversa già in avvio, poi pennella un capolavoro a inizio ripresa (2-0), prima del colpo deviato nel recupero, per il 4-1. Castillejo segna pure lui da fuori, ma spesso passa il tempo scambiandosi con Calha, oppure si sposta per portare via gli avversari. In quel vuoto si buttano gli interni e Kessie è nella posizione di punta autentica quando supera Consigli con un tocco lieve ma Lirola salva sulla linea. Stessa situazione, però parata, per Bonaventura nella seconda parte: i veri nove sono loro. L’ivoriano e Jack poi sono i primi a salire anche per il pressing sui centrali in uscita, lasciano i compagni più larghi, sugli esterni. Per la rete del vantaggio invece non servono alchimie tattiche: il contrasto che Kessie strappa a Locatelli gli procura tre quarti di campo libero con una situazione di tre (rossoneri) contro due. Prima della rete, dal limite, l’autore ara il prato mentre gli avversari non intervengono perché temono il passaggio sui due esterni. Lo 0-0 sparisce poco prima dell’intervallo.
SASSUOLO BLOCCATO Per l’altra fase invece il punto di partenza era pessimo: i milanisti avevano sempre preso gol in campionato, è detto tutto. Contro il miglior attacco del campionato, prima di questa giornata, talvolta cascano in vecchi errori, vedi un servizio di Bonaventura a Boateng, che poi mette in porta Di Francesco (Abate salva con un miracolo). Qualche crepa di troppo nel primo tempo, con Donnarumma centrato sempre da Di Francesco alla mezzora, poi una concessione sul 3-0 a Djuricic, anche se c’è una manata di Boateng a Romagnoli. Ma il Milan interrompe il palleggio corto del Sassuolo, subisce solo a tratti la superiorità numerica neroverde nei cambi da una fascia all’altra, non si fa rimontare. Quando il Milan si spaventa, sa reagire e non soltanto subire, anche se De Zerbi chiude a 4-2-4. Così Gattuso si costruisce una sera di felicità.