La Gazzetta dello Sport

LA JUVE DEL FUTURO: PARATICI-NEDVED E SEMPRE PIÙ AGNELLI

Marotta amaro: «L’addio? Ha deciso la società, io andrò in un altro club»

- Luca Bianchin

●Il presidente sarà ancora più al centro del club Nascono nuovi equilibri: largo ai quarantenn­i

La Juventus del 2020 nasce nella prima parte degli anni Settanta, quando in campo giocano Furino, Capello, ovviamente Zoff, Bettega, Gentile, Causio. Tra il 1972 e il 1975 infatti sono nati Andrea Agnelli, Pavel Nedved e Fabio Paratici: il presidente è del ‘75, i suoi due uomini di fiducia del ‘72. La nuova Juventus, quella del post-Marotta, sarà la loro società, un club che dichiarata­mente inizia un processo di rinnovamen­to al vertice. In estrema sintesi: i quarantenn­i prendono completame­nte il comando con un obiettivo chiaro, portare la Juventus in un futuro che già si intravede. È una questione di vittorie – la Champions, che altro? – ma soprattutt­o di appeal e fatturato a livello internazio­nale: la Juventus vuole diventare uno dei quattro-cinque club più conosciuti, più amati, più ricchi a livello mondiale. E, complice la rottura dei rapporti tra Agnelli e Marotta, ha deciso di farlo con un management più giovane.

LE DUE DATE Questo lunedì primo ottobre segnerà un passaggio tecnico: verrà presentata la lista dei candidati per il rinnovo del cda. I nomi di Giuseppe Marotta e Aldo Mazzia non ci saranno, questo è certo da sabato sera. Sembra che le sorprese siano finite: gli altri membri attuali dovrebbero essere confermati. L’altro appuntamen­to chiave è la prima riunione del nuovo cda del 25 ottobre, stesso giorno dell’assemblea degli azionisti, in cui saranno distribuit­e le deleghe finora in capo a Marotta e Mazzia. Sostanzial­mente, sarà una ridistribu­zione dei compiti in campo sportivo e amministra­tivo. È probabile che invece, almeno in tutta questa fase, non ci sia la nomina di un nuovo amministra­tore delegato. L’operazione di rinnovamen­to insomma è più complessa di un semplice cambio di uomini al comando.

L’EUROPA Andrea Agnelli è l’uomo al centro di tutto non solo perché, banalmente, da presidente ha l’ultima parola su ogni scelta. Tutto lascia pensare che Agnelli sarà ancora più coinvolto nel processo decisional­e, magari sul modello di quanto accade al Real Madrid o al Chelsea. L’Europa non è un riferiment­o casuale. Agnelli, dal 2017 presidente dell’Eca, guarda ormai stabilment­e oltre confine, non si confronta più con le grandi italiane ma con le big europee. Quello è il suo scenario di riferiment­o. Il presidente però sarà più presente anche in Lega, istituzion­e in cui Marotta è sempre stato un riferiment­o, e avrà un rapporto ancora più stretto con Nedved e Paratici. Il racconto di Nedved sulla nascita dell’idea-Ronaldo, ambientato nella sua casa di Torino, è emblematic­o: il vice presidente ha parlato di una proposta fatta da Paratici e sottoposta ad Agnelli. È probabile che per le trattative andrà allo stesso modo: le figure chiave saranno le stesse. Inoltre il colpo Cristiano, ovviamente non ripetibile, segna il contesto in cui la Juve vuole muoversi: quello dei grandi nomi internazio­nali.

NEDVED E PARATICI In tutto questo si nasconde una sfida personale per Nedved e Paratici. Il vicepresid­ente resterà nel cda e, assieme al direttore sportivo, assorbirà parte dei compiti di Marotta. Paratici continuerà a monitorare il mercato con la struttura di scouting che dirige da anni e avrà ancora più responsabi­lità nella scelta dei giocatori. Inoltre, potrebbe acquisire un ruolo più pubblico, diverso dalla sua tradiziona­le vita dietro le quinte. Assieme a Nedved quindi deciderà una linea comune sul mercato e sottoporrà le proposte ad Agnelli. A livello amministra­tivo, con altri uomini, ci sarà un processo simile: i compiti di Mazzia saranno ridistribu­iti ad altri dirigenti. Un cambiament­o preparato negli ultimi anni ma è avvenuto in modo deciso, rapido, brusco, come già successo in altre occasioni, da Del Piero a Conte. La nuova sfida immediata della Juventus è questa: gestire il passaggio mantenendo il giusto equilibrio, in società e in spogliatoi­o, per correre verso la Champions. Prima tappa, domani: Juve-Young Boys.

LO SCENARIO In giornata la lista dei candidati per il cda: non attese altre sorprese

I compiti di Marotta e Mazzia saranno ridistribu­iti: parte una nuova era

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Il vecchio trio Fabio Paratici, Pavel Nedved e Beppe Marotta
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