La Gazzetta dello Sport

«SIAMO GIOVANI, CRESCEREMO PRIMI 45’ ALLA PARI»

«Il Milan è in salute ma ha sbloccato con un episodio. L’errore di Locatelli? Può diventare un top player, me lo tengo stretto»

- Alessandra Gozzini INVIATA A REGGIO EMILIA

Decisivo come un playoff e teso come se in ballo ci fossero le ultime speranze di salvezza o d’Europa. Quando De Zerbi e Gattuso si incrociano non escono mai partite banali: era già successo nello scontro diretto per la promozione in B (De Zerbi era a Foggia, Rino a Pisa) e poi l’anno scorso quando l’allenatore del Sassuolo guidava il Benevento di Brignoli e Iemmello, uno decisivo all’andata e l’altro al ritorno.

SIAMO GIOVANI Di là del solito scambio di convenevol­i alla vigilia («Il Milan è una grande squadra, finora è stato molto sfortunato» aveva detto De Zerbi) tra i due sono più le differenze che le similitudi­ni. Gattuso era un mediano di grinta, De Zerbi preferiva giocare di fantasia. Anche da allenatori hanno stili e modi di concepire il gioco differenti: ieri ha prevalso la filosofia di Rino, che si è riportato in vantaggio negli scontri diretti con il collega. Per De Zerbi e il Sassuolo è la prima sconfitta casalinga della stagione: qui aveva piegato Inter, Genoa ed Empoli e non è riuscito nel poker. In totale è il secondo k.o., dopo quello in casa della Juventus, e quello con più gol subiti. Sembra tutto molto più nero che verde ma De Zerbi cerca di dare il giusto peso al risultato: «Avete visto una brutta partita della mia squadra? Non penso. Solo abbiamo trovato di fronte un grande Milan, premiato sullo 0-0 dal primo episodio a favore. Poteva toccare a noi. Brucia, è vero, abbiamo perso ma niente di più. Abbiamo trovato una squadra in salute che ha giocatori forti e gioca bene. C’è rammarico per il primo tempo, avremmo potuto passare in vantaggio. Non ho nulla da recriminar­e ai miei giocatori, sono anzi orgogliosi­ssimo di loro: qualcuno forse ha pagato l’importanza della gara visto che oggi (ieri, ndr) potevamo giocarci il secondo posto. Siamo una squadra giovane, me compreso, questo forse ci ha un po’ frenato. Dal punto di vista tattico si poteva leggere la gara in maniera diversa ma ci sta, siamo all’inizio: sono più contento di questa sconfitta che della vittoria con il Genoa. Io non posso valutare solo il risultato».

DIFESA BASSA Altre consideraz­ioni vanno lette tra le righe. «Il Milan difendeva basso, forse perché riconoscev­a i nostri meriti…». De Zerbi continua nell’analisi, rimarcando altri dettagli: «Il Milan ha giocatori di alto livello e ha segnato solo da fuori area. Hanno sbagliato Rogerio e Locatelli, due ventenni con potenziali­tà da top player: avranno modo di crescere, come me. Io questi due non li cambierei con nessuno. Cerchiamo di fare il meglio, siamo una squadra giovane e questi passaggi fanno parte dell’andamento naturale. Per questo non sono preoccupat­o: tra poche settimane queste partite le interprete­remo meglio, rischiando meno di quanto abbiamo fatto con il Milan. Siamo stati frenetici, ma cresceremo».

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