GATTUSO ORA È TRANQUILLO «SUSO CON HIGUAIN PUÒ FARE COME INSIGNE A NAPOLI»
Il tecnico rossonero «Quando giochiamo sul terreno che ci piace va tutto bene. Spero di recuperare Gonzalo Spiace aver preso gol»
VINCERE ERA FONDAMENTALE, SONO FELICE PER IL GOL
FRANCK KESSIE CENTROCAMPISTA DEL MILAN
Rino Gattuso aspetta Suso che trotterella verso di lui, lo abbraccia per un secondo in cui c’è dentro tutto: il digiuno di gol dello spagnolo che finisce, la gioia di un allenatore che vede finalmente la sua squadra raddoppiare un vantaggio, la luce in fondo al tunnel dei pareggi. È quello il momento della svolta: poi il Milan riuscirà comunque a complicarsi un po’ la vita prima di dilagare, ma almeno stavolta il copione cambia, la recita non termina con la solita rimonta subita.
SBLOCCATO «Quando non vinci puoi accusare un blocco mentale», era stata l’ammissione del tecnico rossonero alla vigilia della sfida del Mapei. Tre pareggi consecutivi potevano incidere sulle convinzioni della squadra, ma la filosofia del Rino allenatore non prevede gli urlacci che spesso contraddistinguevano il Rino calciatore. La linea della calma, avallata anche dalla dirigenza così presente a Milanello in una settimana delicata, s’è rivelata vincente. «Quando giochiamo sul terreno che ci piace, tutto va bene – è il commento di Gattuso -, dobbiamo migliorare anche dove siamo meno a nostro agio, come sui raddoppi e altri movimenti difensivi. È in fase di copertura, quando i centrocampisti si abbassano troppo, che soffriamo di più. Venivamo da alcuni alti e bassi, è vero, ma avevamo comunque giocato un buon calcio fin qui. Comunque sono arrabbiato perché anche stavolta abbiamo preso gol».
DA LONTANO Senza Higuain e Cutrone, uomini d’area di livello assoluto, Rino è stato costretto a trovare soluzioni differenti. Il trio iper-tecnico Suso-Castillejo-Calhanoglu ha avuto qualche comprensibile passaggio a vuoto, ma ha tenuto botta contro l’avversario più difficile, quello che in passato s’era mangiato tre allenatori rossoneri (Allegri, Seedorf e Inzaghi). Senza i centro-boa occorrevano armi diverse, e allora ecco addirittura 4 gol da fuori area, una rarità difficile da ricordare anche per gli statistici. «Le reti da lontano non si preparano, ma ci proviamo sempre – dice Gattuso -, solo che a Empoli avevamo trovato la grande prestazione del portiere avversario. Castillejo mi è piaciuto, s’è mosso bene, mi ha dato freschezza e continuità».
ASPETTANDO GONZALO Una piccola rivincita, quella di Gattuso, nei confronti del collega De Zerbi, che nella scorsa stagione col Benevento gli aveva portato via 4 punti su 6. Il tutto aspettando il ritorno del Pipita: «Non ho studiato medicina – spiega Rino -, ma Gonzalo spero possa tornare a disposizione in settimana. L’importante è evitare ricadute, poi quando Higuain sarà ok riprenderemo a lavorare sull’intesa con Suso, che può fare per lui quello che faceva Insigne a Napoli. Intanto, comunque, sono già contento di vedere Cutrone zoppicare meno». E ovviamente - ma questo Rino non lo dice – è contento anche di poter preparare le gare pre-sosta (contro Olympiacos e Chievo) con meno ombre, voci e disturbi vari. Con una missione particolare: rivitalizzare anche Calhanoglu, perché – parola di allenatore «ora manca solo lui».
UN SUCCESSO VOLUTO, CERCATO E MERITATO
GIANLUIGI DONNARUMMA PORTIERE DEL MILAN
SE I ROSSONERI GIOCANO SEMPRE COSÌ, SONO DA SCUDETTO
KEVIN PRINCE BOATENG ATTACCANTE DEL SASSUOLO