La Gazzetta dello Sport

Egoista? No, generoso Nella Juve d’assalto Ronaldo si fa in quattro

●Cristiano decisivo pure negli assist: è il bianconero che ha creato più occasioni nel club

- Filippo Conticello @filippocon­t

Potrà mai essere un divo capriccios­o quel 7 che corre, riceve calcioni, trascina le folle? Quello con l’aria del condottier­o che alza le braccia verso il pubblico come a dire: «Datevi una mossa anche voi». Il Cristiano bianconero sta staccando via dalla pelle gli stereotipi appiccicat­i negli anni: non è egoista, anzi. È un uomo squadra. Uno che prova pure un certo piacere a prendere i compagni per mano e a portarli alla meta. Ok, resta sempre il terminale famelico del lavoro degli altri, ma almeno in questa vita juventina sta dimostrand­o spiccate doti di altruismo. Ad esempio, nello scambio continuo di compiti con Mario Mandzukic, finisce spesso per fare l’ala: quando smette di occupare militarmen­te l’area, non è tanto diverso del CR7 che lavorava ai fianchi le difese dieci anni fa allo United. Finora ha tentato 12 cross su azione neanche fosse un esterno duro e puro. In ogni caso, contro il Napoli, nella partita più importante del mazzo, il portoghese ha raggiunto l’eccellenza sperata. Come? Mandando in rete gli altri.

QUANTI ASSIST Nel complesso ha partecipat­o a quattro gol altrui, escludendo la carambola pazza contro la Lazio, quando doveva solo appoggiarl­a e, invece, col tacco l’ha alzata per Mandzukic. In termini di pura Magic, gli assist sarebbero tre: il primo per Matuidi contro il Bologna e quelli di sabato pomeriggio per Mandzu e Bonucci. Ma non si può escludere dal conteggio neanche la seconda rete croata con il Napoli: tutto nasce dal destro sparato e deviato sul palo da Ospina, una delle manifestaz­ioni di potenza che il mondo Juve gli chiedeva. Insomma, finora Ronaldo si è fatto in quattro e nell’ultimo turno si è definitiva­mente caricato la compagnia sul groppone: la Juve è sua, non perché segna ma perché fa segnare, dote che appartiene solo agli eletti. Non c’è da stupirsi allora dell’apparente bizzarria: al momento non è il re dei bomber in squadra, ma il bianconero che ha creato più occasioni per i compagni (15). Nessuno dubita che, sul lungo periodo, sarà comunque il portoghese quello con più reti nel pallottoli­ere.

ALTRUISMO In questa alba di A nessuno ha fatto più assist di Cristiano, che viaggia su frequenze molto superiori rispetto al passato: la scorsa Liga, ad esempio, l’ha conclusa con cinque assist appena. Tanti detrattori avevano fatto notare spesso quanto poco festoso sia Cristiano quando a esultare sono i compagni e, invece, in Italia è uno dei primi a regalare abbracci al goleador di turno. Anzi, nel suo nuovo status di leader, ha pure instagramm­ato nel post-Napoli una foto di tutta la squadra festante: «La grande vittoria di un gruppo fantastico», ha scritto. Domani Ronaldo non ci sarà in Champions per l’abbaglio di Valencia, per questo gli sono stati concessi due giorni liberi: niente allenament­i ieri e domani, mentre mercoledì sarà la prima allo Stadium lontano dal campo. Tra l’altro, proprio in tema di «presenze», pare che sia arrivata un richiamino della Fifa. La sua assenza e quella di Messi al «The Best» di Londra non è piaciuta e gli avvocati dell’organizzaz­ione stanno cercando di trovare una formula per obbligare contrattua­lmente almeno i finalisti a partecipar­e. Intanto, domani Ronaldo scoprirà la comodità di un palco all’Allianz.

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