La Gazzetta dello Sport

Insieme si può

Lautaro con Icardi? L’Inter cerca la formula

- Carlo Angioni MILANO

●Il Toro è esploso con il gol al Cagliari: Spalletti ha detto no al tandem con Mauro, ma lavora alle soluzioni per averli entrambi

Icardi da solo funziona e segna, Lautaro da solo funziona e segna. Ma Icardi e Lautaro possono funzionare insieme in questa Inter? La domanda è più che lecita, visto che il debutto da titolare a San Siro con gol ha fatto impennare le quotazioni di Lautaro Martinez, che sabato notte al Meazza ha cominciato a riprenders­i tutto quello che aveva perso dopo il mezzo flop di inizio campionato e l’infortunio al polpaccio. Icardi si è seduto in panchina per risparmiar­e le energie in chiave Champions; il Toro è stato l’eroe della terza vittoria di fila dell’Inter in Serie A (la quarta se aggiungiam­o il 2-1 al Tottenham); i compagni l’hanno esaltato (Miranda, ad esempio: «Ci aspettiamo questo da lui, è molto forte»); Luciano Spalletti l’ha promosso a pieni voti, ma poi ha spento sul nascere il possibile tormentone: «Due giocatori come Lautaro e Icardi per il momento la squadra non se li può permettere. Lautaro ha forza nell’andare all’impatto con il pallone, è un giocatore forte. Ma poi ci sono gli equilibri». Insomma, non sarà facile per i tifosi nerazzurri vedere i due attaccanti­amici insieme, a meno che Spalletti non riesca a inventarsi una formula magica.

PUNTE Finora le prove di intesa sono andate così così. O meglio: bene nelle amichevoli, male in campionato. Icardi è il nove più puro che ci sia e pensa soltanto alla porta; Lautaro si muove tanto anche lontano dall’area, ma come ha dimostrato nella scorsa stagione al Racing di Avellaneda il meglio lo dà giocando da nove e in Argentina è infatti esploso duettando con un altro attaccante puro, che spesso era Lisandro Lopez. A Sheffield, il primo gol estivo di Mauro è arrivato grazie a un’invenzione da vero trequartis­ta di Lautaro, schierato dietro il capitano, che ha aperto il gioco per l’assistman Candreva; a Madrid c’è stato il destro-gol in acrobazia del Toro liberatosi grazie al taglio di Icardi che si è portato appresso i centrali di difesa. In campionato , però, sono nati i dubbi di Spalletti: a Reggio Emilia, contro il Sassuo- lo, la coppia sudamerica­na è durata 69 minuti senza lasciare traccia; alla prima a San Siro Lautaro è entrato nel recupero ma c’è stato un assist per Mauro lungo di un pelo. L’infortunio del Toro ha tagliato le gambe ad altri esperiment­i ma il gol al Cagliari potrebbe avere cambiato i giochi: magari Luciano, tra un po’, si inventerà davvero la formula magica per farli volare insieme.

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Lautaro e Icardi: in A solo una parita dall’inizio insieme
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