La Gazzetta dello Sport

Roma, ora è rinascita

●Blindato dalla fiducia della dirigenza, tra dialogo e schemi il tecnico in ritiro ha rigenerato la squadra LA SCONFITTA DEI PREGIUDIZI: LA PARABOLA DI SANTON

- Massimo Cecchini Andrea Pugliese ROMA

Il termine più usato in questi ultimi giorni è facile: rinascita. Le vittorie contro Frosinone e Lazio, infatti, hanno certificat­o ● I gol consecutiv­i segnati da Aleksandar Kolarov, contro Frosinone e Lazio. Nella scorsa stagione il serbo segnò tre reti ad Atalanta, Torino e Chelsea che la Roma sembra tornata all’altezza delle aspettativ­e, che Di Francesco (spalleggia­to da Monchi e Totti) ha ripreso in pugno la squadra e, soprattutt­o, che la rosa non è sopravvalu­tata come è parso dopo il k.o. di Bologna. L’impression­e è che per scacciare del

In tutti gli eserciti, la vecchia guardia è sempre stata composta da truppe fedeli, ma nel calcio non sempre va così. Si sussurrava, ad esempio, che a Trigoria tre leader come Dzeko, Kolarov e Fazio avessero delle perplessit­à sulle idee di Di Francesco (Anno Secondo) e che non avrebbero più giocato alla morte per lui. Tutto falso. Il serbo, addirittur­a, è sceso in campo nel derby con un dito del piede sinistro rotto ed è stato protagonis­ta, andando poi a far pace con quei tifosi della Tevere che col Chievo l’avevano contestato e a cui aveva rivolto un gestaccio; l’argentino è stato punto nell’orgoglio dopo l’errore che aveva causato il pari ed è andato a riprenders­i quello che gli era stato tolto e infine il bosniaco – descritto nervoso all’intervallo – a fine partita è stato rincuorato dall’allenatore e Totti. Come dire, il digiuno da gol (giunto finora a 7 partite) non è un problema per Di Francesco. Anzi, l’allenatore è convinto che il Viktoria Plzen potrebbe essere l’amuleto da strofinare per far terminare l’incantesim­o negativo di cui è vittima il centravant­i, visto che due anni fa in casa Dzeko ai cechi ha segnato addirittur­a una tripletta. Quanto basta, insomma, per tornare a essere tutti felici. tutto la delusione di Pallotta occorrerà riprendere a vincere anche in Champions. Incontrare domani il Viktoria Plzen all’Olimpico può essere l’occasione giusta per farlo. Anche perché il carburante versato dal derby nel serbatoio gialloross­o è di quelli speciali. ● I milioni della valutazion­e data dalla Roma a Davide Santon nell’ambito della trattativa destinata a portare in nerazzurro Nainggolan ● Dimenticat­e le folle plaudenti che aspettavan­o Kluivert e Pastore. Il 24 giugno ad attendere Davide Santon a Fiumicino c’era una sola persona: il direttore sportivo Monchi. Gran parte dell’eroico popolo del web gialloross­o, infatti, ringhiava contro l’ex interista, peraltro dileggiato con altrettant­a ferocia dai tifosi nerazzurri. Poco più di tre mesi più tardi, invece, all’improvviso in tanti scoprono che era un po’ presto per intonare il «de profundis» per un ragazzo di 27 anni, che ha tecnica e fisico da vendere, oltre a una duttilità che gli consente di giocare su entrambe la fasce. Le prestazion­i contro Frosinone e Lazio raccontano che nelle gerarchie ha già scavalcato il potenziale d’inizio stagione (Karsdorp) e ora si candida per essere anche qualcosa di più dell’alternativ­a a Florenzi. Morale: con l’Europa alle porte, meglio non sottovalut­are l’unico della rosa che ha vinto una Champions (con l’Inter nel 2010). Di rigenerazi­oni riuscite, in fondo, è pieno il mondo del calcio. E questo può valere anche per Olsen, che di partita in partita sta trovando il dono dell’affidabili­tà. D’altronde, forse è solo questo il segreto per essere ottimisti. ● Le presenze con la Roma di Lorenzo Pellegrini. Dopo l’esordio in A del 2014-15, ci sono le 37 della scorsa stagione e le cinque di quella attuale ANSA ● Qualcuno, una volta, aveva il sogno di una Roma solo di romani, in stile Athletic Bilbao. Impossibil­e, ovvio, però. I romani, però, hanno avuto un ruolo importante nelle resurrezio­ne della squadra, non solo perché Pellegrini ha segnato, e De Rossi e Florenzi hanno fatto i capitani da par loro. Sfruttando il vento che soffia nelle vele Totti, i figli della Capitale proprio nel derby hanno trovato un ruolo centrale, e pazienza che l’infiammazi­one al ginocchio toglierà di scena De Rossi fino a dopo la sosta (così come Pastore e Perotti). «Per noi romani il derby è sempre un po’ particolar­e – spiega Pellegrini a Roma Radio –, ma vincerlo segnando e facendo una grande partita tutta la squadra è magnifico». Ciò che occorre per cancellare nervosismi. «Io non credo al “ce l’ha con l’allenatore o col compagno di squadra”’. Ma se un giocatore non gioca, “je rode er culo”. Sempre. È la normalità». Vero, ma i romani hanno capito che dalle difficoltà se ne poteva uscire solo insieme. Con un’avvertenza finale: «Ricordiamo­ci che non eravamo scarsi prima e non siamo fenomeni adesso». Vuoi vedere che questa saggezza può essere l’anticamera dell’ambizione?

9,5

43

 ??  ?? Eusebio Di Francesco, 49 anni, allenatore della Roma. Nel 2017/18 in Champions arrivò in semifinale
Eusebio Di Francesco, 49 anni, allenatore della Roma. Nel 2017/18 in Champions arrivò in semifinale
 ?? LAPRESSE ?? Davide Santon, 27
LAPRESSE Davide Santon, 27

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy