La Gazzetta dello Sport

Gialloross­i alla prova del nove Finora DiFra ha cambiato sempre

●Il tecnico può tornare al 4-3-3 Se invece sarà 4-2-3-1 Pellegrini vicino a Nzonzi

- ROMA pug

Sarà la rosa lunga o forse la necessità, strada facendo, di dover trovare l’assetto migliore. Cosa che, inevitabil­mente, ha portato Eusebio Di Francesco (per sua stessa ammissione) a provare uomini e soluzioni diverse. Ma se le previsioni della vigilia saranno confermate, quella che domani dovrebbe essere la formazione titolare contro il Viktoria Plzen sarà la nona Roma in nove partite. Nel senso che non ce n’è mai stata una uguale, tra rotazioni degli uomini a disposizio­ne del tecnico e modulo tattico.

IN CAMPO Questo a dimostrazi­one di un’identità definitiva che la Roma sta ancora cercando, per poi lavorarci su e mettere le cose definitiva­mente a posto. Le vittorie con Frosinone e Lazio, da questo punto di vista di certo aiutano. Ma anche Di Francesco sa che tutti i problemi non è che d’incanto siano risolti. Bisogna continuare a lavorare. Sempre più forte, sempre più duro. E alla fine anche l’identità verrà fuori. Per ora, il 4-3-3 che Di Francesco potrebbe rispolvera­re domani è stato utilizzato una sola volta per 10/11, contro il Chievo. Unica eccezione, l’utilizzo in quell’occasione al centro della difesa di Juan Jesus al fianco di Manolas, mentre domani vicino al greco ci sarà di nuovo Fazio. Se, invece, dovesse essere 4-2-3-1, allora vicino a Nzonzi potrebbe andarci a giocare Lorenzo Pellegrini, mentre da trequartis­ta centrale (alle spalle di Dzeko, la punta) verrebbe schierato Cristante, che quel ruolo lo ha fatto anche nella scorsa stagione con l’Atalanta. Questa sarebbe un inedito assoluto, dovuto anche alle assenze forzate (De Rossi e Pastore, entrambi di ritorno dopo la sosta per le nazionali), considerat­o che quando Di Francesco ha giocato con i due mediani in quella casella del campo ha sempre utilizzato De Rossi e Nzonzi.

L’ALTERNANZA Finora, nelle otto partite giocate finora dalla Roma (sette in Serie A e una in Champions League) Di Francesco è partito in cinque occasioni con il 4-3-3 (il suo modulo di riferiment­o), una con il 3-4-1-2 (in casa del Milan, a San Siro) e due con il 4-2-3-1, proprio contro Frosinone e Lazio, le ultime due vinte all’Olimpico. Gli interpreti, però, sono sempre cambiati, appunto. E così dovrebbe essere in assoluto anche domani. poi, strada facendo, prima o poi ci sarà anche maggiore stabilità. Anche se poi, quel che conta, è battere domani il Plzen.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy