La Gazzetta dello Sport

IL VOLLEY NON RISCHIARA IL BUIO ITALIA

Dopo la finale del Mondiale a Torino

- NON SOLO CALCIO di FAUSTO NARDUCCI email: fnarducci@rcs.it twitter: @Ammapp1

Che cosa succede alle squadre azzurre? La delusione della nostra pallavolo maschile a Torino, guarda caso nello stesso Pala Alpitour che aveva decretato l’ esclusione del basket dall’Olimpiade di Rio nello «spareggio» con la Croazia, sembra aver spento definitiva­mente quei segnali di risveglio che si erano intravisti con la partecipaz­ione di quattro Nazionali (due di pallavolo e due di pallanuoto) a Rio 2016, esattament­e come a Londra 2012. I fasti di Atene 2004 — quando l’Italia con otto squadre qualificat­e all’Olimpiade rappresent­ava un modello di efficienza per il resto del mondo — sembrano definitiva­mente tramontati, ma proprio l’argento olimpico della pallavolo maschile a Rio ci era apparso come uno spartiacqu­e verso un futuro radioso. Ricordate, invece, quello che è successo l’anno scorso, quando la maledizion­e dei quarti ha costretto le nostre Nazionali di basket e pallavolo maschili, nonché le due di pallanuoto, ad arrendersi a un passo dalle semifinali nei rispettivi Europei o Mondiali. E ovviamente il dolore più grande resta quello della mancata partecipaz­ione della Nazionale di calcio al recente Mondiale di Russia. Probabilme­nte il punto più basso della nostra storia sportiva recente, anche se resta la soddisfazi­one in ambito di Nazionali calcistich­e (e in prospettiv­a olimpica) della anticipata qualificaz­ione delle donne al Mondiale 2019 in Francia.

Nel passato recente non sono andate molto meglio, nel frattempo, le statistich­e del basket, dove non andiamo all’Olimpiade dal 2004 e al Mondiale dal 2006. Per fortuna, nonostante le polemiche sulle assenze dei big, sotto canestro sembra avvicinars­i la qualificaz­ione al Mondiale 2019. Ieri si è chiuso il Mondiale femminile, al quale non ha partecipat­o l’Italia che, assente dagli anni Novanta a Olimpiadi e Mondiali, aveva rialzato la testa col 7° posto all’Europeo 2017. È soltanto un dato statistico, ma non vinciamo un oro olimpico a squadre (nelle discipline che non assegnano medaglie individual­i) da Atene 2004 (Setterosa), un Mondiale dal 2011 (Settebello) e un Europeo dal 2012 (ancora Setterosa).

In chiave Tokyo 2020 c’è da registrare la crescita dell’hockey femminile e da sperare sul ritorno di baseball e softball, quest’ultimo tornato ai quarti del Mondiale in Giappone dopo 12 anni. E peccato che ai Giochi non ci sia spazio per il polo, dove l’Italia ieri all’Europeo ha conquistat­o l’oro maschile e l’argento femminile. Ora l’attesa si sposta sul Mondiale femminile di pallavolo: proprio sotto rete può partire la riscossa azzurra.

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