Todt analizza la mossa Mercedes «Scelta giusta, polemica inutile»
● Il n° 1 Fia: «Mi batto per più sorpassi in F.1. Bello che la Ferrari creda in Leclerc»
Oggi partirà per Buenos Aires, dove assisterà alle Olimpiadi giovanili. Un evento speciale perché, per la prima volta, entrano nella sfera di interesse dei Giochi i kart elettrici. Un debutto assoluto. Ma ieri Jean Todt, il presidente della Federazione Internazionale dell’Auto, non si è lasciato sfuggire l’occasione di presenziare al Salone Mondiale dell’Automobile di Parigi, che per il pubblico apre domani festeggiando i suoi 120 anni. E subito è venuto naturale rivolgergli una domanda sui giochi di squadra attuati dalla Mercedes di F.1 domenica scorsa in Russia. Giochi che lui conosce molto bene per i trascorsi come responsabile in Peugeot e in Ferrari, durante i quali li ha messi in campo senza alcuna riserva.
GIUSTO «Sì, ho visto quanto è accaduto a Sochi — ha risposto il francese — e devo dire che quella della Mercedes è stata una decisione giusta nei confronti dell’opinione pubblica. La differenza, rispetto al passato, è che Valtteri Bottas è stato piu disciplinato di quanto non fu Rubens Barrichello in Austria nel 2002 quando successe alla Ferrari. Quella che è seguita pochi giorni fa è stata una polemica inutile perché queste cose fanno parte del gioco, l’importante è far conoscere le cose all’esterno. Io ho sofferto quando l’ho fatto, ma ho voluto sempre dire la verità perché la verità nella vita premia».
EQUILIBRIO Dopo di che, Todt si è espresso sulla scarsa spettacolarità dei GP: «Mancano i sorpassi? E io mi sono battuto per le nuove regole sull’aerodinamica che saranno introdotte nel 2019, spero possano dare dei risultati concreti». Non si è invece sbilanciato, il presidente Fia, sull’andamento del Mondiale di F.1: «La Ferrari negli ultimi tre anni ha fatto un lavoro eccellente e in questa stagione ha recuperato in modo eccezionale. Mi spiace solo che ci sia tanta differenza tra i team di prima, seconda e terza fascia». Infine il tema Kimi Raikkonen, pilota che lui ingaggiò per la Ferrari: «Un pilota straordinario, ha sempre detto cio che pensava. Ma è fantastico che il Cavallino ora abbia il coraggio di credere in un talento che sembra davvero unico». Ovviamente si riferisce a Charles Leclerc.