Lopetegui trema Già tre sconfitte, deciderà il Clasico
Julen Lopetegui è il 12° allenatore a sedersi sulla panchina del Madrid con Florentino Perez come presidente. Ma è il primo ad aver perso 3 delle sue prime 10 partite. Primato poco invidiabile e pericoloso. No, non è ancora in pericolo, però diciamo che la cisterna della fiducia presidenziale si sta svuotando rapidamente. Mettiamo come spartiacque il Clasico in programma il 28 ottobre al Camp Nou: tre anni fa, sempre in autunno, la pesante sconfitta in casa col Barcellona (0-4) pregiudicò il mandato di Rafa Benitez, fulminato ai primi di gennaio. Lopetegui ha tempo di reagire, di dare forza a una squadra che non segna da 319 minuti: l’assenza dell’Innominabile Ronaldo si fa sentire. Solo Keylor Navas si è azzardato a citare il portoghese dicendo che «il vuoto lasciato da Cristiano è molto grande, non si può coprire il sole con un dito». Il portiere ha aggiunto che bisogna guardare avanti, però non pare facilissimo. Benzema ha di nuovo esaurito il poco credito che aveva accumulato nelle prime 4 uscite stagionali, Asensio non riesce ancora a fare il passo definitivo verso la piena responsabilità, Bale è sempre schiavo della paura di farsi male. E Lopetegui soffre da morire, tirato, pallido, incapace di reagire. Dovrà farlo, altrimenti difficilmente sopravvivrà sull’esigente panchina del Madrid.