La Gazzetta dello Sport

Ronaldo e le accuse di stupro: «Ho la coscienza pulita»

●Cristiano su Twitter dopo la riapertura dell’indagine per un caso del 2009 in Usa «È un crimine abietto, non sono colpevole»

- Filippo Conticello

Cristiano ha rotto gli indugi: lo ha fatto in campo settimane fa, lo ha fatto fuori dal campo ieri. Ha usato i social per difendersi da certi fantasmi del passato tornati a circolare. È il caso di un presunto stupro datato 13 giugno 2009, di attualità con la riapertura delle indagini in Nevada: «Attendo con ansia il risultato di eventuali indagini e processi, perché nulla pesa sulla mia coscienza – ha scritto su Twitter –. Nego fermamente le accuse emesse contro di me. Lo stupro è un crimine abominevol­e che va contro tutto ciò che sono e tutto ciò in cui credo. Mi rifiuto di alimentare lo spettacolo mediatico creato da persone che cercano di promuovere solo se stesse a mie spese». Tra l’altro, nella stessa giornata, i riflettori sulla vicenda si sono accesi anche per un video riemerso dalla nebbie nove anni dopo. Lo ha fatto circolare il tabloid britannico The Sun: si vede un pezzetto di quella serata in discoteca trascorsa con la vittima, Kathryn Mayorga, oggi 33enne. Nelle immagini riprese da un telefonino, ecco i momenti che precedono di qualche ora la vicenda raccontata poi dalla ragazza. I due sembrano godersi la serata: CR7 (che in quell’estate passò al Real), camicia bianca e buffa cravatta, balla e pare piuttosto intimo con la donna. Il video del Sun arriva, comunque, dopo una articolata inchiesta del tedesco Der Spiegel che ha cominciato a indagare dopo aver ottenuto dei documenti riservati grazie al sito Football Leaks. «Fake news», aveva troncato il discorso Ronaldo nei giorni scorsi con una diretta Instagram, ma l’interesse mediatico lo ha obbligato a nuove parole, assai più nette. Addirittur­a ieri anche la Ea Sports, di cui CR7 è testimonia­l, è intervenut­a: «Stiamo monitorand­o la situazione, vogliamo che i nostri volti agiscano secondo i nostri valori».

LA VICENDA Due giorni fa la polizia di Las Vegas ha ufficializ­zato la riapertura di quell’indagine per stupro (reato per cui lì non esiste prescrizio­ne e si rischia fino all’ergastolo): è la conseguenz­a della nuova causa legale della donna che ha dichiarato di essere già stata pagata dal portoghese 375 mila dollari per mettere a tacere la vicenda. La Mayorga chiamò la polizia e si sottopose in ospedale a un test che accertò la violenza soltanto il giorno dopo. Inizialmen­te rifiutò di fare nomi poi iniziarono i contatti tra gli avvocati: si conclusero circa tre mesi dopo con il versamento della somma e la firma di un accordo che impediva alla donna di parlare. Ora la Mayorga è tornata alla carica, spinta anche dal movimento #metoo e da un cambio di strategia legale: il nuovo avvocato ritiene che ci siano i margini per annullare l’accordo del 2009 perché allora non sarebbe stata nelle condizioni fisiche e mentali per poter firmare liberament­e.

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LAPRESSE Cristiano Ronaldo, 33

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