La Gazzetta dello Sport

Sorpresa Higuain È già il momento Il Milan si arma col suo cecchino

● Gattuso ritrova il Pipa dall’inizio prima del previsto: «Dobbiamo sfruttarlo al massimo, ma non siamo Gonzalo-dipendenti. Ora serve continuità. Il nostro è un girone da Champions»

- Marco Pasotto INVIATO A MILANELLO (VARESE)

Igiocatori hanno parlato di svolta, lui invece preferisce la parola continuità. Qualcuno riflette sul fatto che la difesa dei greci è complicata da superare e lui indica l’attacco come maggiore punto di forza. Qualcun altro gli chiede lumi – praticamen­te una conferma – sull’impiego di Cutrone e lui replica: «Magari domani (oggi,

ndr) potrebbe giocare Higuain, chi lo sa». Rino Gattuso ha passato parte della conferenza di vigilia a fare il bastian contrario – col sorriso sulle labbra, s’intende –, ma nell’ultimo concetto ha dato la vera notizia di giornata, buttandola in pasto ai media in un modo sufficient­emente buffo da non risultare credibile, lì per lì. E invece era tutto vero. Il Pipa ha svolto assieme alla squadra anche la rifinitura, si sente bene e quindi Rino ha deciso di rimetterlo in pista dal primo minuto.

SENSAZIONI

È indubbiame­nte una sorpresa, se è vero che non più tardi di tre giorni fa, all’interno di Milanello, un po’ tutti faticavano a capire i tempi di recupero dell’argentino. Della serie: forse sarà okay col Chievo, o magari torna arruolabil­e con l’Olympiacos, ma al massimo per la panchina. Una vecchia cicatrice che si infiamma è roba da prendere con le pinze, poi. Come ha detto la scorsa settimana lo stesso allenatore, se ci si fa sedurre dalla fretta si rischiano guai seri per due o tre mesi. Molto, ovviamente, è dipeso dalle sensazioni di Gonzalo, oltre al responso dei medici: lui appartiene a quella schiera di giocatori che si trattengon­o in infermeria di rado, quindi era importante pure il responso personale. Evidenteme­nte positivo, tanto da indurre Gattuso a rimettere al centro dell’attacco il titolare della cattedra.

TERMOMETRO Acquistano così un ampissimo senso le riflession­i del tecnico sul Pipa, che sul momento parevano consideraz­ioni generali: «Dobbiamo capire come sfruttarlo al massimo, essere bravi noi a sbagliare il meno possibile e a leggere i suoi movimenti. In realtà non ho mai pensato che senza di lui fosse un problema enorme, non siamo Higuain-dipendenti, ma devo dire che, al di là del calciatore, è uno che si fa voler bene. E’ sempre sorridente, fa restare in alto il termometro dello spogliatoi­o». A restare alto sarà anche il termometro in campo, dal momento che Higuain è stato decisivo in quattro delle cinque partite giocate e già da settimane è indiscutib­ilmente il leader del gruppo. Per quanto riguarda l’Europa League, magari non somiglierà al salotto di casa sua come la Champions, ma i numeri non sono affatto male: 11 gol in 24 apparizion­i, con 7 reti e 2 assist nelle ultime 12 presenze.

GRUPPO CHAMPIONS Verrebbe da dire che questo è uno dei motivi principali per cui ieri Gattuso è apparso piuttosto sereno, ma sarebbe una spiegazion­e riduttiva. In realtà a Milanello si respirava ancora l’aria buona del poker servito a Reggio Emilia, che non fa certamente scomparire di colpo tutti i problemi, ma dà una grande mano a squadra e allenatore. «Ho sempre detto che non era tutto da buttare via – riflette Rino –. Ovviamente dobbiamo migliorare come collettivo, e anche se esprimiamo un buon calcio serve trovare solidità e mentalità, soprattutt­o in fase di non possesso. Di certo il nostro è un girone che non ha nulla da invidiare a un gruppo di Champions».

LE PAROLE

Il tecnico: «Ho sempre detto che non era tutto da buttare via»

«Servono più solidità e mentalità, ma esprimiamo un buon calcio»

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 ??  ?? Rino Gattuso, 40 ANSA
Rino Gattuso, 40 ANSA

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