La Gazzetta dello Sport

Cosmi e i suo allievi «Grosso-Liverani, ci sarà da divertirsi Ma non mi citano...»

●Verona-Lecce, sfida tra due «alunni» del tecnico «Io maestro? Ma nessuno dice di ispirarsi a me»

- Nicola Binda

Serse e i suoi ragazzi. Verona-Lecce è sfida tra due allenatori che Cosmi a Perugia, a inizio secolo, aveva trasformat­o in calciatori. E Fabio Grosso e Fabio Liverani sono due dei cinque suoi ex su panchine di B.

Una soddisfazi­one?

«Non credo di aver fatto scuola, nessuno nelle interviste dice che si ispira a Cosmi...».

Grosso e Liverani: ci credeva?

«Sì, esprimevan­o concetti da allenatore già giocando».

Grosso arrivò nel 2001 da Chieti. Come lo ricorda?

«Non aveva grande scuola, faceva mezzala e trequartis­ta, non era giovanissi­mo (23 anni, ndr). Era da valutare in ritiro. Cercavamo un esterno sinistro, in prova c’era un brasiliano improponib­ile, così adattammo Fabio, anche perché in A nel suo ruolo non avrebbe potuto giocare. Ha fatto bene nelle amichevoli, anche un gol alla Real Sociedad. Si è dimostrato un ragazzo molto intelligen­te, il piede ce l’aveva ed è diventato Fabio Grosso».

Chissà quando l’ha visto diventare campione del mondo...

«Un’emozione particolar­e, commentavo i Mondiali in tv e vedere lui e Materazzi protagonis­ti, mi ha dato gioia: un po’ ho contribuit­o anch’io...».

Invece Liverani era arrivato da Viterbo un anno prima.

«Aveva una scuola alle spalle, anche lui molto intelligen­te e con un piede sinistro raro. Dicevano fosse lento per fare il trequartis­ta. A me però piace vedere fantasia davanti alla difesa, meglio il primo passaggio dell’ultimo, così l’ho messo playmaker: mi convinse Alenichev (ex del Perugia, ndr) perché con Liverani avrebbe avuto più palloni. Fabio sapeva servire chiunque, vicino o lontano: per me dopo Pirlo uno dei più grandi in Italia».

L’anno scorso ha battuto Grosso 1-0 in Ascoli-Bari.

«Aveva un’ottima squadra, ma chi è alla prima esperienza deve avere una società forte. Ora può consacrars­i a Verona».

Alla Juve lo definivano “allenatore europeo”.

«Alla Juve hanno punti di vista particolar­i, se mandano via un a.d. di 61 anni perché vecchio... E’ un allenatore che cerca di proporre, con un 43-3 molto offensivo anche se come sempre è la scelta dei giocatori che determina il gioco. Niente di innovativo, ma con un’idea di aggressivi­tà con possesso palla molto interessan­te. Poi però perde ad Ascoli perché al suo vecchio allenatore riesce uno schema su corner...».

Invece Liverani è arrivato in A prestissim­o, col Genoa.

«L’ho visto vincere 3-0 il derby, pensavo a una carriera lanciata, invece era troppo presto per una piazza così. Ma ha avuto coraggio e forza per ripartire: assurdo che, dopo aver salvato la Ternana da una retrocessi­one quasi certa, sia rimasto fermo. Lecce è stato il posto giusto, anche se in C».

Lui invece gioca con il 4-3-1-2.

«Anche lui fa un calcio propositiv­o, come quando giocava: come Grosso la palla andava sempre in avanti e questo te lo porti dietro. Auguro loro una grande carriera, anche se purtroppo non dipenderà solo dai risultati».

E’ così per tutti?

«Lasciamo stare».

Come vede Verona-Lecce?

«Dovrei andarci, sarà bella».

Da Grosso e Liverani agli altri. Cristian Bucchi l’ha avuto, sempre a Perugia, nel 2000-01.

«Gli auguro tutto il bene del mondo. Se torna in A lo fa con più forza, rispetto a Sassuolo. Il Benevento è favorito».

Invece Stellone l’ha avuto nel 2004-05 al Genoa.

«E’ quello in cui mi riconosco di più per il carattere. Certo, a Palermo è dura...».

Lucarelli 2009-10 a Livorno.

«Ho legato con lui, so quanto soffre a non vincere, lui è Livorno».

Le piace la B a 19?

«Nella tombola a Perugia il 19 è la sbornia e mi sembra una giusta foto. Sarebbe meglio 20. Capisco ridurre le squadre per avere qualche risorsa in più, ma farlo così è una forzatura eccessiva, come lo era stato nel 2003 farla a 24».

E andare in A sarà più difficile?

«Sarà dura comunque. Ho visto diverse partite, per esempio Cremonese-Pescara, due grandi squadre: livello cresciuto».

Voglia di tornare?

«Sono impaziente, ho un po’ di miei ragazzi da battere...».

PROPOSITIV­I E AGGRESSIVI: PERÒ POSSO ANCORA BATTERLI

GROSSO? SINISTRO E INTELLIGEN­ZA LIVERANI? MEGLIO DI LUI SOLO PIRLO

SERSE COSMI ALLENATORE

 ??  ?? Serse Cosmi, 60, ultima panchina ad Ascoli nel 2018
Serse Cosmi, 60, ultima panchina ad Ascoli nel 2018
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BARTOLETTI Fabio Liverani, Perugia 2000-01
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Cosmi-Grosso: a Perugia insieme dal 2001 al 2004

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