La Gazzetta dello Sport

Il legale della Mayorga: «Assurdo, 9 anni dopo smarrite delle prove»

●Nuove rivelazion­i di «Der Spiegel» sul presunto stupro del 2009 «Ai tempi Ronaldo ingaggiò un investigat­ore per pedinarla»

- Filippo Conticello

Nulla di nuovo nella pioggia di Udine: anche due anni fa, quando Der Spiegel scrisse il primo articolo, assai meno circostanz­iato, sul presunto stupro del giugno 2009, Cristiano rispose col gol. Addirittur­a tre, al Bayern. Stavolta è stato più clemente, ma nel mentre è cambiato il mondo: è uscita allo scoperto la presunta vittima, che aveva già accettato 375mila dollari per mettere a tacere il caso. Dopo la sua nuova denuncia, la polizia di Las Vegas ha riaperto le indagini e i mille sponsor di Ronaldo (pure la Juve) sono in fermento. Lei, Kathryn Mayorga, 34enne ex modella interrogat­a più volte nelle ultime settimane, all’epoca non aveva fatto nomi, ma adesso è guidata da un nuovo battaglier­o avvocato, Leslie Mark Stovall. Quest’ultimo ha denunciato al settimanal­e tedesco che una testimonia­nza dell’epoca della sua assistita alla polizia non esisterebb­e più. E che col tempo sarebbero andate perse anche altre prove: il vestito e l’intimo indossato quella sera al Palms Place Hotel di Las Vegas. Oggi, però, è in discussion­e soprattutt­o la validità dell’accordo extragiudi­ziale di nove anni fa, vero nodo della contesa. All’epoca gli avvocati delle due parti avevano stabilito il robusto assegno e il vincolo assoluto di riservatez­za, ma ora la Mayorga vuole annullarlo perché non sarebbe stata nelle condizioni per firmare liberament­e. Anzi, accusa la parte avversa di aver infranto per prima i patti: gli avvocati di Ronaldo avrebbero dovuto leggere al portoghese una lettera scritta da Kathryn, ma pare che la missiva non sia mai arrivata a destinazio­ne. Un vizio formale, che può diventare sostanza. Non bastasse, un procurator­e distrettua­le deve comunque decidere se avviare un procedimen­to penale (la prescrizio­ne per il reato di stupro in Nevada è stata alzata recentemen­te a 20 anni) e tre sono le possibili strade: o si trovano le prove e si chiede l’incriminaz­ione, o non si trovano nuove evidenze e si chiude la partita oppure la presunta vittima ritira la denuncia accordando­si per una nuova compensazi­one. La situazione è fluida e la polizia di Las Vegas al momento non vuole entrare nel dettaglio dei futuri interrogat­ori. Eppure, non esclude la possibilit­à di chiedere il test del Dna. La Juve, invece, smentisce che CR7 possa subito volare in Nevada per dare dichiarazi­oni spontanee.

IL QUESTIONAR­IO Der Spiegel continua comunque ad attingere al calderone del sito Football Leaks: fioccano i documenti riservati nelle mail degli avvocati di CR7. Le ultime rivelazion­i sono servite a ricostruir­e la strategia dei legali dell’epoca: avrebbero perfino usato un nome in codice, «Topher», per rifersi a CR7. Nel super team internazio­nale c’era un esperto di medicina legale (che dichiarò che le ferite nel retto potevano essere state causate da «diversi oggetti» e non necessaria­mente dalla «penetrazio­ne»). Ma, soprattutt­o, fu assunto un investigat­ore privato, che ispezionò la suite e controllò pure l’acustica vicino alla Jacuzzi. Pedinò la donna, annotò pure quanti bicchieri di rosso beveva, scoprì che votava democratic­i e che a volte non pagava il parcheggio. Altro dettaglio nelle pagine di Der Spiegel: a settembre 2009, il team legale di Ronaldo avrebbe sottoposto al giocatore un questionar­io per organizzar­e la strategia difensiva. Quando doveva descrivere la serata con «la Signorina C», la risposta sarebbe stata questa: «L’ho presa di lato. Si è resa disponibil­e. Era sdraiata su un fianco, a letto, e sono entrato da dietro. E’ stato un gesto rude. Non abbiamo cambiato posizione per 5-7 minuti. Ha detto che non voleva farlo, ma si è resa disponibil­e. Per tutto il tempo il rapporto è stato rude, l’ho girata dalla sua parte, ed è stato veloce. Forse le ho provocato alcuni lividi quando l’ho afferrata .... Poi mi ha masturbato .... Ma continuava a dire “No”. “Non farlo”. “Non sono come le altre”. In seguito mi sono scusato».

L’ACCUSA

Persi il vestito e l’intimo della donna La polizia non esclude la prova del Dna. La ricostruzi­one di quella notte

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Cristiano con Kathryn Mayorga nel ‘09 e la donna oggi, a 34 anni

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