Soffre ma vince ancora La Roma non si ferma più
●Nzonzi e Dzeko affondano l’Empoli che spreca tante occasioni e fallisce un rigore con Caputo: per DiFra 4o successo consecutivo IL RIGORE PER L’EMPOLI CI STA IL BRACCIO DI UNDER È LARGO
Itormenti di inizio campionato ora hanno un sapore diverso. La Roma batte per 2 a 0 l’Empoli, centra la quarta vittoria consecutiva, Champions compresa, e risale per una notte al terzo posto. Posizione più consona al valore del gruppo giallorosso. Inutile voltarsi indietro, quindi? Piano. Di Francesco ha ancora molto da lavorare. Come dimostra anche la partita contro i toscani. La squadra di Andreazzoli ha sbagliato un rigore con Caputo, ha centrato un palo su punizione con Bennacer (settimo legno colpito dai toscani in questo torneo) e in più di un’occasione è riuscita a mettere in affanno la fase difensiva della Roma. Il risultato finale punisce l’Empoli in maniera severa. Però alcune scelte di Di Francesco vanno di sicuro cavalcate: il modulo 42-3-1, la crescita di Santon e Lorenzo Pellegrini in versione trequartista. Il numero 7 giallorosso sa muoversi con grande abilità tra le linee. Sommando al talento naturale anche buone doti fisiche. Nel finale anche El Shaarawy e Dzeko riemergono da una prova deludente confezionando il gol che chiude la partita. A proposito, grazie alla rete di Nzonzi la Roma è andata a segno con dodici elementi. Tredici se calcoliamo anche la Champions. Una vera e propria cooperativa del gol.
PERICOLO Andreazzoli intuisce il «pericolo Pellegrini». E affida al giovane Capezzi il compito di marcare quasi a uomo il gioiellino di Di Francesco. Compito non semplice. Pellegrini si rende subito pericoloso con una bella accelerazione sulla corsia di destra che chiude con un passaggio invitante che Dzeko e Under non riescono a finalizzare. Al 36’ la Roma sblocca il risultato con una spizzata da testa di Nzonzi su una punizione calciata in maniera perfetta proprio dal numero 7 giallorosso. De Rossi e compagni però concedono qualche ripartenza di troppo a un Empoli molto bravo nell’avviare il contropiede ma poco concreto in fase conclusiva.
MODULI Il tema della partita non cambia nel secondo tempo. L’Empoli parte a cento all’ora. Colpisce il palo con Bennacer e sbaglia con Caputo un rigore che Mazzoleni concede dopo essere stato più di un minuto davanti al video (mano di Under). Il bomber dell’Empoli si mangia anche un altro gol elementare sparacchiando alto. Di Francesco vorrebbe molto di più da una Roma troppo bassa e poco reattiva. Cambia i due Pellegrini inserendo Cristante e Florenzi e passando a un più prudente 3-4-1-2. Santon si sposta a sinistra confermando di aver ritrovato l’ispirazione di un tempo. Anche Andreazzoli cambia modulo inserendo la seconda punta La Gumina e sposando il 4-3-1-2. L’Empoli continua ad attaccare ma senza lasciare il segno. Fanno meglio Dzeko ed El Shaarawy che chiudono la gara con una conclusione ravvicinata del centravanti bosniaco (errore di Maietta). La Roma arriva alla sosta avendo rimesso a posto un po’ di numeri ma esponendo ancora il cartello «lavori in corso». L’Empoli resta in zona retrocessione (sette incontri senza successi) ma non sembra proprio una squadra in crisi. Il problema è che tanto gioco produce pochi gol. La sfida di Andreazzoli è di far crescere in fretta La Gumina il grande investimento estivo del patron Corsi. All’8’ e 9’ due lanci per Caputo, ma in entrambi i casi l’attaccante dell’Empoli è appena oltre la linea: bravo l’assistente Longo a segnalare il fuorigioco. Al 32’ altro scatto di Caputo, stavolta in posizione regolare. Al 35’ giusta l’ammonizione di Bennacer per un’entrata in ritardo su Santon. Punizione battuta da Lorenzo Pellegrini per la testa di Nzonzi che porta in vantaggio la Roma. Nella ripresa, al 4’ Luca Pellegrini ferma fallosamente Krunic al limite dell’area: cartellino giallo inevitabile. Al 10’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo mani di Under in area di rigore: tocco involontario ma braccio largo del romanista. Mazzoleni indica il dischetto e conferma la sua scelta dopo una lunga sosta al monitor della Var: secondo noi fa bene. Al 19’ manca un giallo per Lorenzo Pellegrini. Al 34’ La Gumina scatta in posizione molto dubbia, il suo sinistro finisce a lato. Nel finale l’assistente Rocca ferma ancora La Gumina, ma il fuorigioco stavolta non c’è.