La Gazzetta dello Sport

Kessie presente! Indispensa­bile nel Milan E ora studia da Desailly

●Da quando è rossonero, il centrocamp­ista ivoriano ha giocato 43 gare su 44 di A: lotta, si inserisce e sa colpire gli avversari. Punta a seguire le orme del francese che col Diavolo ha vinto tutto

- Marco Fallisi MILANO

Avanti di questo passo e finirà per infilarsi nel dizionario con la stessa facilità con cui sbuca nell’area di rigore avversaria praticamen­te ogni partita. E tra i sinonimi di «indispensa­bile», in mezzo ai vari «necessario», «irrinuncia­bile», «essenziale», potrebbe spuntare «Kessie». Perché questo è Franck, per il Milan: l’elemento dal quale non si può prescinder­e, la costante matematica (K, appunto) che accompagna le formule rossonere da due stagioni in Serie A. Da quando è sbarcato a Milanello, il centrocamp­ista col 79 sulle spalle ha giocato – sempre da titolare – 43 delle 44 partite di campionato disponibil­i saltandone solo una, e naturalmen­te non per scelta tecnica: quel 18 febbraio contro la Sampdoria, l’insostitui­bile era fuori per squalifica.

CHE RITMO Kessie è stato un punto fermo pressoché per chiunque lo abbia allenato, da Drago, che al Cesena lo spostò dalla difesa al centrocamp­o, a Gasperini e Montella. Non ha fatto ovviamente eccezioni Gattuso, che non ha mai nascosto di nutrire grandi aspettativ­e per il ragazzo. Tecnicamen­te, perché «è più forte di me e ha 7-8 gol nelle gambe a stagione», tatticamen­te, visto che «nel repertorio ha inseriment­i e grande qualità in fase di costruzion­e» e fisicament­e: «È un animale, potrebbe giocare per tre giorni di fila». Una forzatura usata dal tecnico calabrese per rendere l’idea, ma che a guardare i numeri non è poi così lontana dalla realtà: con 3.796 minuti giocati dal 2017-18 a oggi, l’ivoriano è il rossonero di movimento più utilizzato in campionato davanti a Ricardo Rodriguez (3.436) e Suso (3.383).

DA CLONARE L’eventualit­à di dover rinunciare a Kessie non è contemplat­a, insomma, ma Rino questa estate si è voluto tutelare per non correre rischi: nell’agenda di mercato l’acquisto di una mezzala muscolare in grado di far rifiatare Franck era ben evidenziat­o. Il prescelto Bakayoko, ingaggiato in prestito dal Chelsea anche per le doti «alla Kessie», in questi primi tempi sta faticando parecchio e forse a pesare per Timù è anche il paragone con il compagno, cui tifosi e addetti ai lavori lo sottopongo­no inevitabil­mente. A 21 anni, Kessie ha personalit­à, forza e qualità a sufficienz­a per vestire i panni della certezza nel centrocamp­o gattusiano. In più, offre una duttilità difficilme­nte rintraccia­bile nella maggior parte dei colleghi di reparto di A: sa riconquist­are palloni «sporchi» ma anche ripulirli per i compagni, conosce alla perfezione movimenti e automatism­i della catena di destra, dove il dialogo con Suso e Calabria è frequente e spesso fruttoso, ma soprattutt­o sa come fare male agli avversari. Dopo sei partite di campionato i gol sono già due, alla Roma di destro e al Sassuolo col mancino da fuori area, a suggellare una sgroppata di una sessantina di metri che ha ricordato quelle di Gervinho.

SULLE ORME DI MARCEL Non inganni il confronto da coast to coast, però, perché la lepre da puntare in casa rossonera è un’altra, quel Marcel Desailly che ha contribuit­o a fare la storia del centrocamp­o del Diavolo Anni 90. Origini africane come Franck, stessa struttura – parliamo di due colossi – e medesimo percorso tattico, dal centro della difesa (ruolo che Desailly ha sempre ricoperto in nazionale, vincendo un Mondiale e un Europeo) al cuore della mediana: i punti di contatto non sono pochi, anche se l’ivoriano si spinge in avanti con più frequenza di quanto non facesse Marcel. E con risultati migliori: in 186 presenze e cinque stagioni con il Milan, il centrocamp­ista arrivato nell’ottobre del 1993 dal Marsiglia ha segnato 7 gol, tanti quanti ne ha firmati Kessie in 61 partite con la maglia rossonera ad-

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 ??  ?? Franck Kessie, 21 anni, è arrivato al Milan nell’estate del 2017 LAPRESSE/BREGANI
Franck Kessie, 21 anni, è arrivato al Milan nell’estate del 2017 LAPRESSE/BREGANI

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