Rimonta United, Mou si salva
●Newcastle avanti 2-0, nella ripresa Mata, Rashford e Sanchez firmano il sorpasso
La definizione dell’Old Trafford «teatro dei sogni» si è rivelata particolarmente azzeccata in questo Manchester United-Newcastle finito 3-2, dopo essere stato ancorato allo 0-2 dal 10’ al 70’: sul palcoscenico abbiamo visto tragedia, commedia e avanspettacolo, con qualche concessione alla volgarità. José Mourinho, allenatore dalle mille vite, è stato il protagonista indiscusso: dalle 162 parole contenute nel match-programme alla cinepresa schizzata con l’acqua prima della partita, passando per un gestaccio verso le telecamere, fino al liberatorio «andate affann..figli di p…». Il sipario è calato con l’ovazione di uno stadio che, nonostante qualcuno avesse portato in tribuna uno Zidane di cartone, urlava il nome del manager portoghese. Lo United ha vinto, viva Mourinho. Qualcuno fa però osservare che il tormentone non è finito: Chelsea e Juventus (in Champions) saranno i veri esami per lo Special One, nonostante le rassicurazioni filtrate dal club ieri mattina.
DIFESA HORROR Anche la trama, che ha chiuso un ciclo di 4 gare senza successi per i Red Devils, è stata teatro allo stato puro. Lo United si è ritrovato sullo 0-2 dopo appena 10’, stabilendo un record negativo: non aveva mai incassato due gol nei primi dieci minuti in Premier. Due reti, quelle del Newcastle, figlie della paura e dei limiti tecnici difensivi dei «mourinhiani», schierati in partenza con Young esterno destro e McTominay a centrocampo. Nell’azione dell’1-0, sbandata proprio di Young, ubriacato dalle finte di Kenedy, alla miglior gara di sempre in Inghilterra: stangata dell’esterno mancino e primo sorriso per Benitez. Il raddoppio di Muto è stato imbarazzante: il giapponese ha controllato il pallone, si è girato e ha fulminato De Gea. Shelvey ha sfiorato il tris, a seguire un paio di acuti dello United con Matic e Rashford, ma è stato De Gea a salvare i suoi, con uno splendido riflesso sulla botta di Kenedy. In chiusura, due rigori negati per parte: colossale quello a favore del Newcastle, per un braccio aperto di Young.
I PANCHINARI Mou ha reagito al disastro inserendo prima Mata al posto di Bailly, poi Fellaini, infine Sanchez: due gol su tre arriveranno dai panchinari. La ripresa è stata un assalto pancia a terra dello United, con occasioni in serie fallite da Pogba e Rashford, ma anche il Newcastle ha avuto la chance del 3-0, con il solito Kenedy, inarrestabile. La svolta del match, al 70’. E’ il momento in cui il teatro degli incubi si è aperto al sogno. Una punizione perfetta di Mata ha abbattuto Dubrawka. Il portiere del Newcastle è stato straordinario subito dopo su Fellaini, ma uno splendido triangolo Martial-PogbaMartial ha portato al 2-2. Epilogo scritto e, dopo un salvataggio sulla linea di Lukaku sulla zuccata di Diamé deviata da Fellaini, 3-2 al 90’: cross di Young e capocciata di Sanchez. Old Trafford in festa e urlo liberatorio nel nome di Mourinho, uscito dal campo smoccolando e gesticolando.
MOU POLEMICO «Non avevo mai visto una caccia all’uomo come quella che ho subìto»
LE PAROLE Nelle interviste post gara, il portoghese si è ricomposto: «In 55 anni di vita, non avevo mai visto una caccia all’uomo come quella che ho subito in questi giorni. La squadra, soprattutto i giovani, nel primo tempo ha giocato con la paura addosso. Cambi decisivi? No, sono stati mentalità, dedizione e spirito generale a farci vincere. Non è un trionfo per il sottoscritto, ma per lo United e i suoi tifosi. Un successo meritato. Come mi ha detto prima della gara un mio amico, è sempre colpa mia: se piove a Londra, se c’è la Brexit. Conosco la natura degli uomini e le regole del gioco, devo essere pronto alla sfida, ma c’è molta cattiveria».
«Non è un trionfo per il sottoscritto, ma per lo United e i suoi tifosi»