Foggia, sono tre Galano scatenato E l’Ascoli crolla
C’è un pizzico di follia nella vittoria del Foggia sull’Ascoli, in un campionato dove per sopravvivere dovrà continuare a macinare punti. Il terzo successo consecutivo è forse quello meno limpido, ma serve ad abbandonare l’ultimo posto in classifica (almeno per una notte in attesa del Livorno). La squadra di Grassadonia gioca ma si complica la vita, merito dell’undici bianconero schierato per sfruttare tutti i punti deboli dei rossoneri. Senza Ardemagni, Valentini e D’Elia, Vivarini ha disegnato un 4-3-1-2 capace di colpire al primo vero affondo della sfida. Un cross col contagiri di Laverone per la testa di Brosco ha sorpreso Bizzarri e regalato il vantaggio all’Ascoli. Stordito ma non ferito, il Foggia ha impiegato 5’ per rimetterla in carreggiata grazie al gran diagonale di Deli.
SOGNO Cristian Galano, foggiano di nascita e tifoso da sempre, ha sognato sin da bambino di far gol sotto la «Curva Sud» dello Zaccheria, sei giorni dopo il primo sigillo in rossonero a Benevento, è riuscito a realizzarlo emozionandosi moltissimo. Il 2-1 ha suggellato la superiorità di gioco del Foggia. Per oltre 20’ la squadra di Grassadonia ha dominato gli avversari. A interrompere lo strapotere rossonero è stato il pareggio di Ganz, bravo a girare alle spalle di Bizzarri la conclusione velenosa di Cavion.
CONTESA Sul 2-2 t’aspetti la reazione rabbiosa di Galano e compagni, invece a giocarsi con grande disinvoltura la ripresa è stato l’Ascoli. Ganz ha sfiorato la doppietta con un gran tiro a giro, la risposta di Kragl è stata innocua per Perucchini. Il portiere bianconero si è poi superato su Mazzeo (assist del solito Kragl), ma non ha potuto far nulla sulla gran ribattuta di Gerbo, che ha chiuso i conti e fatto esplodere lo Zaccheria per il 3-2. La terza vittoria di fila ha consacrato la crescita del Foggia: 12 punti sul campo, 4 in classifica in virtù della penalizzazione, miglior attacco della B con 14 gol e peggior difesa (con il Carpi) con 13 subiti, tanta sostanza ma pochi equilibri. Per la formazione di Vivarini c’è invece il rammarico di aver interrotto a tre la serie utile di risultati, nonostante una prova più che positiva.