La Gazzetta dello Sport

Il Pescara vola in testa Benevento ancora k.o.

●Apre Mancuso, pari di Viola, poi Machin firma il sorpasso sul Verona Ma Pillon non esulta: «Facciamo che siamo ancora a metà classifica...»

- Giuseppe Calvi INVIATO A PESCARA

Può cantare la Nord dell’Adriatico. Il Pescara manda al tappeto il Benevento, pugile ancora suonato dai colpi del Foggia, e con il sorpasso al Verona si ritrova al primo posto in B dopo oltre sei anni. «Salutate la capolista», s’alza il coro degli ultras biancazzur­ri: dal 26 maggio 2012 la squadra abruzzese non era in vetta, ultima giornata del campionato cadetto, dopo l’1-0 contro la Nocerina, nella cavalcata guidata da Zeman. Bepi Pillon esibisce in vetrina i gol di Leonardo Mancuso, che sblocca il risultato nel finale del primo tempo, e del guineano José Machin, migliore in campo, che riporta in vantaggio il Pescara, un minuto dopo il pareggio firmato da Viola su punizione, in avvio di ripresa. «Ci sono serviti da lezione i 5 minuti di follia vissuti a Padova. Ma non è il caso di sognare, immaginiam­o di essere ancora a metà classifica…», ammonisce Pillon. «Mi aspettavo un altro approccio alla gara, non può mancarci la cattiveria agonistica», fa notare Cristian Bucchi.

SENSO UNICO La sfida viaggia sul binario del 4-3-3. Rispetto a Padova, Pillon inserisce Monachello al posto dell’infortunat­o Antonucci. Bucchi, dopo il flop col Foggia, cambia quattro pedine: dentro Antei, Di Chiara, Tello e Asencio. Nel primo tempo non c’è storia. Ritmo alto, il Pescara ha la corsia preferenzi­ale a destra, con Marras che fa ammattire Di Chiara; Monachello è una sponda preziosa e Mancuso, da sinistra, sa pungere in velocità. Marras è sfortunato, su cross di Mancuso e appoggio di Machin, con un colpo tacco centra il palo. Il portiere Puggioni si salva in angolo su un’incornata di Campagnaro; ma al 37’ nulla può sulla «testina», con stacco perfetto, di Mancuso. BOTTA E RISPOSTA Nella ripresa, subito, i gialloross­i si rimettono in carreggiat­a, grazie a una splendida esecuzione di Viola, che su punizione (contestata dal Pescara) lascia di stucco il portiere Fiorillo. Ma è solo un’illusione per il Benevento, trafitto dopo meno di 2’ da un diagonale di Machin, imbeccato da Marras. Bucchi le prova tutte, cambia gli esterni (dentro Insigne e Buonaiuto, che almeno portano vivacità), dà spazio anche a Coda e passa al 4-2-4. Pillon si adegua, alza una diga con il 5-3-2 e punta su ripartenze, sprecate due volte in modo clamoroso da Brugman, a pochi passi da Puggioni.

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IPP Il tiro di José Machin, 22 anni, che lancia il Pescara in vetta

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