La Gazzetta dello Sport

Il Carpi non tiene Incredibil­e Baez: è pari del Cosenza

- Davide Setti CARPI (MO)

Il minuto non inganni. Il cross sbagliato di Baez che all’89’ beffa il Carpi e regala un punto d’oro al Cosenza è il giusto premio alla gara gagliarda della squadra di Braglia. Se c’era da puntellare la panchina calabrese, dopo una settimana di voci e dubbi, i rossoblù hanno scelto la strada migliore giocando 95’ intensi. Il Carpi invece continua a maledire i 10’ finali, dove aveva già fallito il rigore del 2-1 col Brescia e aveva subito sabato il colpo del k.o. a La Spezia. Ma la squadra di Castori se l’è andata a cercare, abbassando­si troppo con l’uscita nel quarto d’ora finale delle due punte Arrighini e Mokulu, fin lì i migliori, e la scelta di chiudere la gara con il 4-5-1 e il solo debuttante Machach – reintegrat­o due settimane fa in rosa dopo la rissa di metà agosto – nel ruolo innaturale di centravant­i. La firma calabrese è invece di un altro debuttante, l’uruguaiano Baez, fino a ieri in campo appena 9’ in Coppa ad agosto. Il suo cross sbagliato dalla destra ha trovato Colombi immobile e la palla si è infilata sul primo palo. In quel momento il Carpi pregustava già una vittoria che in casa manca da più di 6 mesi (29 marzo con la Ternana), firmata dalla sua bandiera Pasciuti, in rete per la nona stagione sulle dieci giocate col Carpi: era stato lui con una sassata a porta vuota a sfruttare l’assist di tacco di Mokulu dopo l’errata presa di Saracco sul tiro centrale di Jelenic.

BATTAGLIA I due errori dei portieri hanno griffato una gara da battaglia, su un campo inzuppato di pioggia (reclamati anche due rigori sugli ex incrociati Arrighini e Garritano), che il Cosenza aveva approcciat­o meglio. Clamorosa era stata la palla gol fallita da Di Piazza al 20’ da due passi su invito di Mungo, mentre Colombi era stato reattivo sulla punizione di D’Orazio. Il vantaggio del Carpi, pericoloso già con Pasciuti (attento qui Saracco) nel primo tempo, aveva costretto Braglia a osare, inserendo tutti i suoi uomini offensivi (4-2-4 con Tutino, Baclet e Baez), un scelta premiata dalla parabola velenosa di Baez proprio all’ultimo assalto.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy