«Valorizzare tutti, a partire dalla mia Torino»
MATTEO SORAGNA*
Mi auguro che questo campionato alzi il proprio livello sotto tutti i punti di vista: tecnico, fisico organizzativo. Più appeal significa anche più risorse per riprogrammare a lungo termine e non dall’oggi al domani. Questo è il punto. Faccio parte di quel gruppo di giocatori della Nazionale che ormai parecchi anni fa chiesero un serio progetto di crescita del movimento. Certo, chiedemmo pure dei paletti che incentivassero lo sviluppo dei giocatori italiani. In alcuni casi * Tre scudetti e 2 coppe Italia con la Virtus. Argento olimpico a Mosca ‘80, oro a Nantes 1983
ha funzionato, in altri meno, ad essere onesti. Il concetto di base non cambia: bisogna partire dal reclutamento, individuare ragazzi adatti alla pallacanestro, ripartire dal serbatoio poi, come è giusto che sia, chi merita gioca. Bisogna inoltre supportare i club perché, al momento, l’impatto economico per poter sviluppare un progetto serio legato al vivaio è proibitivo. Insomma gli aspetti da curare sono molteplici e necessitano di tempo e pazienza ma, soprattutto, di lungimiranza. Al campionato quindi chiedo questo: l’inizio di un nuovo cammino.
Confido poi che questo campionato valorizzi il progetto della squadra per cui lavoro: Torino. Abbiamo grandi margini di crescita, l’obiettivo è quello di esprimere una pallacanestro divertente, concreta e duttile, fatta di attacco ma anche di tanta difesa. La squadra ha già una sua fisionomia: corre bene, ha un impatto fisico importante ed è allenata da un grande maestro. Spero proprio che la Fiat sia la grande novità della stagione. * Uno scudetto e due coppe Italia con Treviso. Argento olimpico ad Atene 2004