Sirigu non ci sta «L’arbitro poteva guardare la Var»
portiere: «Il primo gol del Frosinone viziato da un chiaro fallo su di me»
INVIATO A TORINO
«Mi dispiace soprattutto perché l’arbitro avrebbe potuto rivedere quanto accaduto al Var. Ho protestato e sono stato ammonito perché ero in buona fede». Salvatore Sirigu centra esattamente il punto della questione tornando sull’episodio del contatto con Chibsah che gli ha ostacolato l’uscita in occasione del gol di Goldaniga: venerdì sera l’arbitro Pezzuto ha sbagliato in occasione del primo gol del Frosinone perché si è fidato dell’indicazione dell’arbitro Var, Giacomelli, senza andare a rivedere le immagini. «Il primo gol è viziato da un chiaro fallo su di me – ha raccontato il portiere del Toro –. Io gioco a calcio da un po’, le regole ormai le conosco. So che quando il portiere salta non gli si può toccare il braccio o la faccia perché altrimenti non si riesce ad eseguire l’intervento. Se si può marcare il portiere allora cambiamo le regole. Io ero in buona fede, ho avuto un disturbo. È un episodio che ci ha fatto un po’ uscire dalla partita». Oltre al danno c’è stata la beffa, perché per via delle proteste Sirigu è stato ammonito: «Penso che anche gli arbitri devono capire i momenti. In campo, cerco sempre di essere una persona calma. Ho solo spiegato le mie ragioni, ero sorpreso dalla decisione di convalidare il gol. L’anno scorso ho preso due gialli, uno per perdita di tempo e uno per una situazione simile, con il Cagliari, e anche lì avevo ragione. Sono uno che quando protesta ha un motivo, credo che un arbitro debba tenerlo presente». del blackout del Toro, dopo il quale è nato il 2-2 del Frosinone, Sirigu ricorda che «c’è stato un momento, quando abbiamo preso il 2-1, in cui abbiamo scollegato il cervello. È una cosa che non dovrebbe succedere, siamo usciti un po’ dalla gara. Dopo siamo stati bravi a tornare a fare quel che si faceva nel primo tempo». Ultima battuta sulla Nazionale: «Sono tornato nel giro dopo un po’ di tempo, ma è sempre una grande emozione».
LIBERI TUTTI
Da ieri Mazzarri ha concesso tre giorni e mezzo di vacanza al gruppo: la squadra tornerà ad allenarsi da martedì pomeriggio. Da quel momento il tecnico avrà a disposizione quasi tutto il gruppo per 12 giorni per preparare la trasferta di Bologna. Mancheranno sì 8 nazionali, ma di questi solo 4 sono impiegati con continuità (Sirigu, Zaza, Aina e Rincon), visto che Damascan, Edera, Lukic e Parigini hanno trovato spazio a singhiozzo nelle prime 8 giornate di campionato. Intanto al Filadelfia è iniziata la rizollatura del campo secondario dopo che era stato già rifatto il tappeto del principale.