La Gazzetta dello Sport

Sulle spalle del nove Il capitano prende Vieri e ora non si ferma più

●L’argentino in gol per la terza partita di fila, tocca quota 103 in campionato con l’Inter come Bobo: «Ma l’importante è vincere»

- Carlo Angioni INVIATO A FERRARA

Epoi c’è Mauro Icardi. Per aprire i conti, alla prima occasione. Per chiuderli, quando tutto si stava facendo maledettam­ente complicato. L’Inter, oggi, è di nuovo il suo numero 9. Hanno mugugnato in tanti quando Mauro non ingranava e non vedeva la porta a inizio stagione, ora l’argentino non si ferma più. Si è sbloccato contro il Tottenham e quel gol pazzesco da fuori area ha rimesso la storia dentro i soliti binari «icardiani». C’è stata la serata-no con la Samp, è vero, ma le tre partite di fila nel tabellino marcatori non sono una casualità. E l’Inter che comanda il girone di Champions e che risale al terzo posto deve tanto ai palloni spinti dentro la porta da Maurito. Prima è arrivato il rigore con la Fiorentina, poi il timbro da centravant­i vero nella notte calda di Eindhoven, infine la doppietta di ieri a Ferrara, gol numero 102 e 103 in campionato con l’Inter (raggiunto Bobo Vieri al 7o posto dei bomber nerazzurri in A), i primi lontano da San Siro: «I gol in trasferta li avevo fatti anche l’anno scorso – dice Mauro –, ne avevo segnati 29... Io rimango tranquillo, so che lavoro tutti i giorni per il bene della squadra. Poi se arrivano i gol sono contento, però l’importante è che l’Inter vinca».

DOMINATORE Il numero 9 non segnava su azione in Serie A dal 6 maggio (nel 4-0 di Udine che profumava di Champions), l’ultima volta che aveva firmato due gol insieme contro il Verona il 31 marzo a San Siro. Ora eccolo qui, ritornato di nuovo letale. Un po’ di fortuna per la deviazione di Djourou sulla girata di testa dell’1-0 e tanta freddezza dopo l’assist di Perisic per il risolutore 2-1 nerazzurro, sfruttando il 4-4-2 voluto da Spalletti con Lautaro appena messo in campo: «Due gol importanti che ci hanno dato i 3 punti – continua Mauro –: sapevamo che non era facile, l’anno scorso a Ferrara abbiamo fatto fatica e sapevamo che stavolta dovevamo fare qualcosa di più. Siamo riusciti a creare tante occasioni, però l’importante è che la squadra abbia vinto». Oggi Icardi volerà con Lautaro in Arabia Saudita, dove Mauro proverà ad aprire un nuovo capitolo della difficile storia d’amore con l’Argentina, che ora come non mai crede nel capitano dell’Inter. La Seleccion giocherà venerdì a Riad contro l’Iraq e quattro giorni dopo a Gedda contro il Brasile: Maurito avrà la chance di festeggiar­e quel gol mai arrivato in 5 partite con l’Albicelest­e. Senza perdere di vista l’Inter, però: perché il derby con il Milan e il suo ritorno a Barcellona sono appuntamen­ti segnati nel calendario con il circoletto rosso.

 ??  ?? Mauro Icardi, 25 anni, riporta avanti l’Inter al 33’ della ripresa
Mauro Icardi, 25 anni, riporta avanti l’Inter al 33’ della ripresa

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy