La Gazzetta dello Sport

SPALLETTI FELICE «BELLA REAZIONE NON TUTTE HANNO QUESTO CARATTERE»

«Il turnover? Ho inserito 4 giocatori “puliti” rischiando qualcosa. Ma sono stati bravi. Keita ha grande forza fisica e velocità»

- Vincenzo D’Angelo INVIATO A FERRARA

Per una volta, benedetta sosta. Magari Spalletti non sarà d’accordo visto il filotto di sei vittorie consecutiv­e tra campionato e Champions, ma l’Inter vista al Mazza ha bisogno di tirare il fiato dopo un mese a mille. E benedetta sosta perché ci sarà tempo per ritrovare Brozovic, per rivedere quei cali di tensione che hanno dato fiducia alla Spal, frenando la ricerca del colpo mortale. Ma questa è l’Inter di oggi, una squadra che sa esaltarsi nelle difficoltà e che ha bisogno della sofferenza per restare dentro al match. E l’ultimo quarto d’ora è diventata la zona Inter: sei reti in questo campionato, tutte decisive.

BELLA REAZIONE L’Inter è cambiata. Ha un’altra testa, un’altra consapevol­ezza. Ed è quello che voleva Spalletti: «Quando la gara è tornata in parità la reazione per vincere c’è stata. E’ una caratteris­tica che hanno in pochi e la mia squadra prima non aveva. Ed è importanti­ssima». Così come questa vittoria su un campo complicato: «La Spal è una squadra che gioca bene, che mette intensità, che ti mette in difficoltà dal punto di vista fisico e che ti costringe a delle scalate più lunghe per trovare i riferiment­i giusti. Ma siamo stati bravi, abbiamo messo qualità e intensità».

SODDISFATT­O Il turnover ha funzionato ancora. Rispetto ad Eindhoven quattro cambi nei titolari: «Bisognava fare delle scelte, quando cambi molto qualcuno può avere la sensazione di non essere titolari. Così ho inserito quattro giocatori “puliti” rischiando qualcosa, specie con Vrsaljko visto che D’Ambrosio aveva un problemino. I giocatori sono stati bravi, hanno tenuto botta con forza. Solo in qualche circostanz­a non abbiamo trovato l’uomo libero, perdendo palloni brutti, ma anche per merito loro». Chiusura sui singoli: «Borja? Quando recuperi palla, per riavere il vantaggio tattico devi palleggiar­e bene. Finché ce l’ha fatta, Borja l’ha fatto molto bene». Una carezza pure per Keita: «Ha grandissim­a forza fisica e strappi di velocità, però quando li fa poi deve recuperare e in qualche situazione lo trovi fuori posizione, se no sarebbe un giocatore eccezional­e». Insomma, c’è da lavorare e migliorare. Ma intanto l’Inter c’è, con una testa da grande squadra.

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