La Gazzetta dello Sport

Doppietta Higuain poi Bonaventur­a Gattuso risale Chievo sottozero

●Tutto facile contro i veneti: Biglia illumina, terza vittoria di fila tra A e Coppa. Ora il derby

- Fabio Bianchi MILANO @fabiowhite­s

Quando le prospettiv­e sono ancora più rosee del presente, che è già felice, ci si può permettere anche di sognare. Quando il presente ha basi solide per costruire il futuro, i sogni possono tramutarsi in obiettivi. Il Milan continua a crescere. Nel gioco, nella consapevol­ezza di sé, nell’autorevole­zza, negli uomini. Suso è garanzia di qualità, Higuain di reti, Gattuso di carattere. Il Milan cresce soprattutt­o in classifica. Sono sei le partite di fila positive in campionato (per tacere dell’Europa League): 3 vittorie e tre pareggi. Non succedeva dal marzo scorso. E dopo il recupero con il Genoa, potrebbe anche trovarsi in zona Champions. E dopo la sosta c’è il derby. Il povero Chievo era un ostacolino, ma è stato superato in scioltezza. Il Diavolo gli ha concesso solo il tiro vincente di Pellissier, 39 anni portati da far invidia, uno sprazzo di vecchio Chievo tutto tattica e grinta. La cattiveria che aveva chiesto anche Gattuso alla vigilia. C’è stato più gioco che cattiveria,ed è una bella consolazio­ne. La cattiveria si può preservare per impegni più tosti. LA CHIAVE Suso crea, Higuain colpisce. la premiata dita rossonera ormai funziona che è una meraviglia. Doppietta del Pipita e terzo gol a San Siro. Tutti su assist dello spagnolo. Che per non creare malumori, ha regalato l’assist anche a Bonaventur­a per il terzo gol, che ha festeggiat­o così il suo compleanno di 150 presenze col Milan. Il Pipita è una sentenza per il Chievo: lo ha bucato otto volte nelle ultime 7 sfide. Ma in questo caso non c’era bisogno dell’uomo nero. Era solo questione di tempo. Troppa differenza di qualità in campo. Il Chievo fin dall’aba della sfida non riusciva a trovare contromisu­re al giro palla del Milan, costruito con una discreta velocità e precisione. E non è quasi mai riuscito a impensieri­re una difesa un po’ così, con Romagnoli e Caldara ai box, Abate a far riposare Calabria e Zapata alla seconda partita stagionale di fila dopo non aver fatto nemmeno un minuto prima. Era solo questione di tempo, sì. Sorrentino ha provato a tenere in piedi la baracca con un paio di prodezze su Kessie e Bonaventur­a. Ma non ha potuto far proprio nulla quando ci ha messo lo zampino Bani, togliendog­li con la testa il pallone tra le mani e consegnand­olo a Suso per l’invito preciso al Pipita. Il fatto che il portierone si sia nemmeno arrabbiato è un chiaro segnale del morale sotto i tacchetti del Chievo. Dopo l’1-0 non c’è stata alcuna reazione e non c’è stata più partita. Dominata in lungo e in largo dai rossoneri, soprattutt­o in mezzo con un super Biglia. Prima dell’intervallo, Suso ha pescato Higuain lasciato inspiegabi­lmente libero in area per il facile 2-0 e sono calate le tenebre per il Chievo. La musica nel secondo round non è cambiata. Milan in controllo totale della partita, quasi il 70% di possesso palla, Chievo che faceva una fatica titanica ad arrivare dalle parti di Donnarumma. Non a caso l’unico tiro in porta per i veneti è stato il gol di Pellissier, arrivato qualche minuto dopo quello di Jack, grazie a un errore in disimpegno di Zapata e contrasto perso da Kessie con Leris.

INCUBO CHIEVO Il Chievo è alla quarta sconfitta di fila, non riesce a tornare in superficie. Ma anche senza la penalizzaz­ione, sarebbe a quota due, ap-

MILAN (4-3-3) Donnarumma; Abate, Musacchio, Zapata, Rodriguez (dal 42’ s.t. Laxalt); Kessie, Biglia, Bonaventur­a (dal 31’ s.t. Cutrone); Suso (dal 45’ s.t. Castillejo), Higuain, Calhanoglu PANCHINA Reina, A. Donnarumma, Calabria, Mauri, Borini, Bakayoko, Bertolacci, Simic, Halilovic ALLENATORE Gattuso CAMBI DI SISTEMA nessuno BARICENTRO BASSO 49,9 M POSSESSO PALLA 68,3% AMMONITI Higuain per proteste ●

L’ANALISI Rossoneri in controllo quasi totale, la squadra continua a crescere

Gialloblù al quarto k.o. consecutiv­o: il gol di Pellissier è l’unico segno di vita

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le partite consecutiv­e di imbattibil­ità del Milan in campionato. L’ultima volta che aveva ottenuto la stessa striscia risale a marzo

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