La Gazzetta dello Sport

L’Atalanta non fa più gol Punita da una cinica Samp

●La squadra blucerchia­ta lotta e colpisce su palla inattiva con Tonelli Nerazzurri in crisi: poca qualità sulle fasce, sono a secco da tre partite

- G.B. Olivero INVIATO A BERGAMO

Molto spesso nel calcio i risultati appaiono casuali, ma in realtà gli episodi determinan­ti delle partite sono meno fortuiti di quanto si possa pensare. La vittoria della Sampdoria a Bergamo rientra perfettame­nte in questa categoria di gare, la cui dinamica aiuta a inquadrare la situazione delle due squadre. Il pareggio sarebbe stato più giusto, perché la partita è stata brutta e di occasioni da gol se ne sono viste poche. Ma non è un caso che abbia vinto la Sampdoria e abbia perso l’Atalanta. Il gol di Tonelli, ad esempio, è il sesto incassato su palla inattiva dai nerazzurri: significa che mancano saltatori (erano usciti Masiello e Zapata per infortunio) e attenzione (sul corner di Ramirez, Tonelli sfila accanto a Barrow che si astiene da qualunque partecipaz­ione difensiva). E spostandoc­i nell’altra area, il dato è ancor più preoccupan­te per Gasperini: l’Atalanta finora ha realizzato 9 gol e tutti concentrat­i in tre partite (4 al Frosinone, 3 alla Roma, 2 al Milan), non segna da tre gare e la sfortuna (palo di Zapata e incrocio scheggiato da Gomez) c’entra relativame­nte. La Sampdoria, invece, continua a ottenere buoni risultati pur restando lontana dai propri livelli migliori: come già accaduto con la Spal, la squadra di Giampaolo ha saputo gestire i momenti, ha lottato e poi ha colpito. Un passo in avanti significat­ivo perché saper vincere senza brillare è una qualità importante che l’anno scorso la Samp raramente aveva mostrato.

RAMIREZ, CHE SCOSSA La partita, come detto, è stata deludente dal punto di vista tecnico e in parte questo è dovuto alla disposizio­ne tattica: squadre strette, corte, pronte a duellare e a scannarsi sulle seconde palle. I due trequartis­ti (Pasalic e Caprari) erano braccati senza pietà, così gli unici sbocchi potevano arrivare sulle fasce. Gasp ha piazzato Gomez a destra all’inizio dei due tempi, ma poi l’ha spostato a sinistra dove è apparso più pericoloso. In un simile contesto solo dai calci piazzati poteva nascere qualcosa: corner per la Samp e volo di Gollini su Andersen, corner per l’Atalanta e palo di Zapata. Nella ripresa l’Atalanta ha provato ad accelerare, ma senza incidere anche perché gli infortuni muscolari di Masiello e Zapata hanno impedito a Gasperini di fare scelte diverse come un cambio di modulo. L’ingresso di Ramirez ha dato vivacità alla Samp, che si stava accontenta­ndo del pareggio, e il gol di Tonelli ha portato Giampaolo a 14 punti e quindi ad altezza Roma.

FASCE ARIDE L’Atalanta, invece, è quartultim­a ma la classifica ovviamente è destinata a migliorare. Il problema del gol, però, non è trascurabi­le anche perché evidenzia una grave lacuna rispetto al passato: manca qualità sulle fasce. Lì dove i nerazzurri hanno costruito tante imprese, adesso il gioco è frammentat­o: Hateboer e Castagne hanno buona gamba, ma piedi poco delicati. E anche l’interpreta­zione di Pasalic del ruolo del trequartis­ta non è per adesso all’altezza: servono più cattiveria e una lettura più rapida delle situazioni. Altrimenti alcune potenziali occasioni vengono spente dagli avversari. E segnare diventa ancora più difficile.

 ??  ??
 ??  ?? Qui sopra, l’ira di Gian Piero Gasperini, 60 anni, dopo il gol di Lorenzo Tonelli, 28 (in alto) ANSA/BOZZANI
Qui sopra, l’ira di Gian Piero Gasperini, 60 anni, dopo il gol di Lorenzo Tonelli, 28 (in alto) ANSA/BOZZANI

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy