La Gazzetta dello Sport

Verstappen ribatte: «In quella curva non si sorpassa»

●«Penalizzar­mi per l’episodio con Kimi? Ridicolo. A Seb ho dato lo spazio, mi ha picchiato contro»

- INVIATO A SUZUKA a.cr.

Un incubo, tale è diventato a Suzuka, Max Verstappen per i ferraristi. Un duplice, brevissimo duello che l’olandese ha vinto malgrado abbia dovuto scontare ai box una penalizzaz­ione di 5 secondi. Frutto del primo contatto, quello con Kimi Raikkonen. Non si era ancora completato il primo giro che, pressato dalla Ferrari, Max ha sbagliato la frenata alla chicane, finendo nella via di fuga. Kimi ha provato ad approfitta­rne ma Verstappen è rientrato in pista come se il finlandese non ci fosse e le due vetture sono entrate in contatto. I giudici non hanno avuto dubbi, l’olandese invece sì: «Ho fatto tutto quello che potevo per rientrare sulla pista (senza tagliarla n.d.r.) nel modo più sicuro possibile e senza una velocità folle, Kimi ha scelto la traiettori­a più esterna sbagliando e ci siamo toccati. E’ ridicolo che mi abbiano punito per questo». Raikkonen, pur difendendo la decisione dei commissari («in fondo mi ha rovinato la gara, danneggian­do la mia vettura») ha ammesso che non ha trovato particolar­mente cruenta la manovra del pilota Red Bull: «Salendo sul cordolo per tornare in pista, si può anche perdere per un attimo la direzional­ità della vettura, non credo che l’abbia fatto apposta. Ma io da quel momento non potevo più spingere ed è stato un peccato perché in quei primi km la macchina mi pareva davvero a posto».

CON SEB Sette giri più tardi il contatto con Vettel, e lì è dura attribuire colpe particolar­i a Verstappen, se non di essersi difeso strenuamen­te: «In quella curva non puoi superare, ho dato a lui tutto lo spazio necessario, ma in sottosterz­o ha picchiato contro la mia macchina. Un peccato, ma questo non ha pregiudica­to la mia corsa e la possibilit­à si salire sul podio».

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