La Gazzetta dello Sport

Fenomeno James sveglia Milano Brindisi s’arrende

●Il play dominante nel 3° quarto e per come serve i lunghi. Pianigiani: «Giocate che faremo spesso»

- Massimo Oriani MILANO

Si è fatto tanto parlare del paragone tra Juventus e Olimpia in questo periodo. Mike James al debutto in campionato ha fatto capire che sarà lui a vestire i panni di Cristiano Ronaldo nei biancoross­i. Un primo tempo sonnolento, con Milano che si è cullata sugli allori della Supercoppa dimentican­dosi di difendere (ha concesso a Brindisi il 57% da due e il 45% da tre per un totale di 48 punti alla pausa), poi l’ex Panathinai­kos ha inserito il turbo e ha dominato il 3° periodo, con 10 punti e 2 assist, facendo volare l’AX a un largo successo contro i pugliesi, comunque da applausi.

ARSENALE L’asse play-pivot darà tante soddisfazi­oni ai biancoross­i quest’anno. James non solo è un finalizzat­ore doc, ma è capace di innescare i lunghi (nella fattispeci­e Tarczewski con Gudaitis a riposo nel turnover) con alley oop impossibil­i da difendere visto anche il resto dell’arsenale a disposizio­ne di coach Pianigiani. «C’è ancora tanto da migliorare – spiega il tecnico –, ma è qualcosa che dovremo fare molto spesso e su cui lavoreremo parecchio. Se gli altri chiuderann­o l’area vorrà dire che avremo più tiri aperti da tre. Mi piace molto che i nostri lunghi corrano, mette pressione sugli avversari». Brindisi ha comunque fatto una gran figura, dimostrand­o che tutto quello che di buono si era visto nella dominante preseason non era casuale. Ha giocatori di talento come Banks, già un’identità e il potenziale per disputare un tranquillo campionato. «Abbiamo cercato di fare il massimo – racconta coach Vitucci –. Siamo andati bene nel primo tempo, poi abbiamo subito anche l’impatto fisico nel terzo periodo e la differenza del talento uscito dalla loro panchina. Milano può permetters­i di segnare 51 punti col quintetto e 52 con gli altri... E’ subentrata un pizzico di frustrazio­ne e abbiamo subito il break. Ma siamo stati bravi a combattere sino alla fine».

PRETORIANO Milano ha raddrizzat­o il match con l’inseriment­o di Micov nel quintetto iniziale della ripresa. L’ex c.t. si è affidato al pretoriano serbo, equilibrat­ore milanese, ispiratore di una difesa degna di tal nome. E quando l’Happy Casa ha tentato l’ultimo guizzo nel finale, risalendo da -15 a -9, è stato un suo canestro a respingerl­a definitiva­mente. La zona di Vitucci nel 1° tempo aveva limitato i danni iniziali che l’asse James-Tarczewski pareva poter infliggere a volontà, ma era stata la mano rovente di Adrian Banks (poi frenato da Micov) con un John Brown strepitoso, capace di lottare con gente ben più alta di lui in mezzo all’area, a mandare i pugliesi anche a +7. «Non possiamo però sempre dover ricorrere a Vlado – chiude Pianigiani –. Ma capisco che la condizione non è omogenea per tutti e che in settimana abbiamo caricato molto». D’ora in poi una rarità, visto che da venerdì inizia il tour de force con l’Eurolega. Ma l’AX ha numeri e talento per affrontarl­o con serenità.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy