La Gazzetta dello Sport

Moore boom, Varese va Brescia si morde le mani

- Filippo Brusa VARESE

Varese e Brescia interpreta­no la prima di campionato come se stessero ancora giocando i quarti di finale dei playoff della scorsa stagione. Se a maggio aveva avuto la meglio la squadra di Andrea Diana, pronta a chiudere la serie con un deciso 3-0, questa volta a vincere è la squadra di Attilio Caja, trascinata dal devastante Avramovic e dal nuovo play Moore, che allo scadere imbuca la tripla del successo varesino. Sempre in equilibrio e con allunghi che non superano il +7 per Varese (40-33 e 43-36) e il +8 per Brescia (49-57), la partita si è decisa nell’ultimo minuto, quando gli ospiti trovano il +2 con la tripla di Allen del 78-80, ma non sanno chiudere e i padroni di casa vincono grazie alla prodezza dell’ex regista di Pistoia. DIFESA E SOLIDITA’ Per Diana la sconfitta è una beffa: «Meritavamo di vincere e, nonostante molti errori tecnici, abbiamo retto bene, con intensità e la giusta mentalità. Il risultato brucia per quello che eravamo riusciti a mettere in campo. Dopo l’ultima rimessa c’è stato un fallo su Sacchetti ma gli arbitri non hanno visto e abbiamo perso». Se l’allenatore di Brescia è deluso, Caja sa che la mossa decisiva è stata quella di imbrigliar­e Vitali: «Per me è lui il miglior play del campionato e avevo chiesto tanta attenzione ai mei. Siamo riusciti a chiuderlo bene ma poi ci ha sorpreso Hamilton, giocatore da Nba. Abbiamo retto bene in difesa dove soprattutt­o Cain è stato solido mentre in attacco ci siamo fatti valere con 21 assist e solo 9 palle perse. Avramovic si è potuto scatenare ma merita applausi anche Moore, autore di un ottimo secondo tempo».

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