La polizia di Las Vegas e lo stupro del 2009: «Ronaldo sarà sentito»
●Cristiano potrebbe rispondere per iscritto o in video sull’episodio Gli agenti: «Nessuna prova è sparita». E lui oggi torna ad allenarsi
L’indagine del momento, il caso dell’anno, va avanti in mondovisione, anche se la polizia di Las Vegas vorrebbe solo spegnere la luce: proseguire sotto traccia, verificare l’esistenza di nuove prove da sommare a quelle di nove anni fa, sentire testimoni e protagonisti. Quindi, pure Cristiano. Tutto come se fosse un caso normale, ma tutto il pianeta dibatte su Ronaldo, su Kathryn Mayorga e sul presunto stupro in quella suite di Las Vegas riemerso dal 2009. Il LVMPD, dipartimento della polizia metropolitana di Las Vegas, raggiunto dalla Gazzetta dello Sport, ha ribadito i prossimi passi, dopo aver regalato alcuni dettagli non banali alla stampa portoghese. In primis, ha risposto alle accuse del nuovo bellicoso avvocato della 34enne del Nevada: Leslie Stovall aveva denunciato la sparizione di alcune prove, comunque non rilevanti nella cornice dell’accusa, come un primo verbale, il vestito e l’intimo che la sua cliente consegnò dopo la visita che avrebbe certificato la violenza. In realtà, nulla sarebbe andato perso: «Non è vero, non è scomparso niente, ci sono le stesse prove del 2009 e sono ancora in nostro possesso», ha detto il portavoce Jacinto Rivera al quotidiano Correio da Manhã.
GLI SCENARI Visto lo sviluppo «tradizionale» dell’inchiesta, gli agenti non hanno mai nascosto la necessità di ascoltare la versione di CR7 su quella notte. Tradotto: sarà sentito (non da indagato) anche se è difficile al momento immaginare un viaggio intercontinentale del portoghese, che oggi pomeriggio tornerà a sudare alla Continassa. «Non c’è una data precisa, Ronaldo è fuori dal nostro Paese: dovremo sentirlo, ma non posso dire ancora quando. Se è importante fare questo passo? Assolutamente: chi fa delle indagini su un crimine, deve ovviamente fare delle domande a una persona accusata per capire cosa sia successo e decidere come agire», ha aggiunto Rivera. In punta di diritto Usa, si aprono scenari diversi in base alla risposta di Ronaldo a questa futura richiesta di interview e al suo livello di collaborazione con la polizia: potrebbe essere più disposto a rispondere alle domande per iscritto, in modo da consentire ai suoi avvocati di elaborare un preciso canovaccio. Se, invece, acconsentisse a rispondere alle domande dal vivo, è probabile che le dichiarazioni arriveranno in Nevada in video di conferenza. Questione di praticità, non solo di volontà di star lontani dagli States. Spingendosi assai oltre, il caso avrebbe ben altri contorni in caso di incriminazione: se a quel punto Ronaldo si rifiutasse di apparire volontariamente in Nevada, i pubblici ministeri potrebbero agire per richiedere l’estradizione, argomento complicatissimo che coinvolge direttamente il Dipartimento di Stato e i singoli trattati che gli Usa hanno con Paesi dell’Ue come Portogallo e Italia. Più nel presente, invece, circolano i rumor di certi tabloid (è stata smontata totalmente la news del Sun su un presunto rapporto con la minorenne Ruby Rubacuori) e dichiarazioni sparse di donne del passato di Cristiano: «CR7 è un gentiluomo, con lui ho passato 11 mesi d’amore», ha ammiccato ad esempio Raffaella Fico.
IL RITORNO Durante i giorni liberi nell’ultima sosta, Cristiano e famiglia sorridevano in Costa Azzurra: instagrammavano tutto tra i riflessi del mare, moltiplicavano i like come da tradizione della casa. In un mese, però, è cambiato il mondo e stavolta CR7 è dovuto volare con jet privato a Lisbona assieme a Georgina: ha incontrato i suoi avvocati che lavorano assieme a David Chesnoff, principe del Foro americano e legale di tante star con problemi simili. Un paparazzo li ha beccati sulla terrazza di un locale: una foto rubata così diversa da quelle sui Social, niente di paragonabile al relax di Saint Tropez. Insomma, al netto della serenità ostentata in campo, la situazione è quanto meno seria: i suoi mille sponsor restano sul chi va là, la Juve non può che essere preoccupata per l’investimento (ieri si è, comunque, registrata calma in Borsa dopo due sedute turbolente). Serve tempo perché si sviluppino i due binari dell’inchiesta, indipendenti l’uno dall’altro: la causa civile sulla validità dell’intesa del 2009 (la donna aveva preso 375mila dollari per tacere, ma adesso ha infranto il patto ritenendolo non più valido) e le nuove indagini sulla presunta violenza. Ieri, dopo le nove, Ronaldo è comunque atterrato in segreto a Caselle: dista 9 mila chilometri, è assai più gelida, ma Torino non era mai stata tanto vicina a Las Vegas.
>Nel giorno libero CR7 è stato a Lisbona per parlare con i legali della strategia
Che differenza con la pausa di settembre, quando andò al mare con la famiglia