La Gazzetta dello Sport

E ora... si Giochi Milano-Cortina Adesso è ufficiale Si decide a Losanna

● Il voto finale a giugno 2019 in Svizzera e non più nel capoluogo lombardo

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decisivo per questa «vocazione olimpica» non si terrà però il 10 settembre del 2019 a Milano, ma alla fine di giugno a Losanna, in occasione dell’inaugurazi­one della nuova sede del Cio. Perché? Perché si è deciso di non cambiare la Carta olimpica, che vieta al Paese che ospita la sessione del voto di concorrere per l’organizzaz­ione dei Giochi. Si pensava che la norma potesse mutare, ma il Cio ha preferito — con il consenso del Coni, Milano e Cortina — non forzare. Ivo Ferriani, il presidente internazio­nale del bob entrato nel governo olimpico, spiega: «E’ una scelta di massima trasparenz­a».

RISCHIO ZERO Capiamoci. Non siamo di fronte a una corsa scontata. «Le candidatur­e hanno tre comitati olimpici fortissimi alle spalle». Tre, non uno. Certo Calgary ha l’incognita referendum, Stoccolma quella di un governo che ancora non c’è, anche se lo stesso Samaranch ha parlato di un appoggio accertato della «maggior parte dei partiti svedesi» al progetto olimpico. Franco Carraro sceglie l’avversario più pericoloso: «La Svezia è uno dei Paesi che hanno inventato le Olimpiadi invernali, ma non le ha mai organizzat­e, è un bel vantaggio. Mentre siamo in vantaggio su Calgary». Comunque a Milano e Cortina non regalerà niente nessuno. Si parte, però, da un progetto «attrattivo, perfettame­nte allineato con l’agenda 2020», quella che ha detto stop alle spese folli.

BASELGA DI PINE’ Stamattina ci sarà il breefing Cio con tutte e tre le candidate, poi il 25 e il 26 ottobre la prima visita della delegazion­e Cio in tutti i siti prescelti. C’è una novità sulla geografia della candidatur­a: il pattinaggi­o di velocità avrà come casa la pista di Baselga di Pinè, in provincia di Trento (che ha già salto e combinata nordica a Predazzo), che sarà coperta. Gli incontri tecnici si esaurirann­o il 16 novembre. Poi l’11 gennaio, bisognerà fornire le garanzie, economiche e per la sicurezza, che il Cio chiede alle candidatur­e. Nel frattempo si dovrà prendere una decisione anche sulla guida del comitato promotore della candidatur­a, prima della prima visita del Cio. Mancano solo 8 mesi, sarà la corsa olimpica più veloce della storia, per conquistar­e il voto di Anna di Inghilterr­a e di Alberto di Monaco, di Paul Tergat e di Yelena Isinbayeva, di Sergey Bubka e soprattutt­o di Thomas Bach, per citare alcuni dei big del consesso Cio. Senza spararla grossa, si può dire che quella di Milano e Cortina a Buenos Aires è stata un’ottima partenza.

LA CHIAVE

Dal Cio ok alla doppia candidatur­a, appoggiata dall’83% dei milanesi.

In corsa anche Stoccolma e Calgary

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