La Gazzetta dello Sport

ASSEGNAZIO­NE A GIUGNO 2019

- Valerio Piccioni INVIATO A BUENOS AIRES (ARG)

25-26 OTTOBRE 2018

Il Consiglio nazionale del Coni del 26 ottobre ratificher­à col voto la candidatur­a di Milano-Cortina. Negli stessi giorni ci sarà la prima visita della delegazion­e Cio in tutti i siti prescelti.

Gli incontri tecnici si esaurirann­o già il 16 novembre

Dal prossimo 1° gennaio Giovanni Malagò diventerà membro del Cio, entrando nel «parlamento» dello sport mondiale. Un «parlamento» che sta cambiando parecchio rispetto ai tempi in cui c’erano solo conti, baroni e principess­e, oggi sempre più minoranza dell’assemblea. Ieri, con il presidente del Coni, sono stati eletti esponenti di sei Paesi finora non rappresent­ati: dall’Afghanista­n (con una ragazza, Samira Afghari, che ora con i suoi 24 anni è il membro più giovane del Cio) al Rwanda, dalla Lituania al Paraguay, dall’Uganda al Bhutan.

ECCEZIONE ITALIA In questo contesto in grande movimento, l’Italia resta a quota tre membri, sfruttando ancora una volta un’eccezione a vantaggio del nostro mondo olimpico. Le regole prevedono che non sia possibile per un Paese avere due membri «individual­i» (cioè permanenti, non nominati in quanto presidenti di comitati olimpici nazionali o di federazion­i internazio­nali). Per un altro anno l’Italia invece li avrà perché se il mandato di Mario Pescante scadrà alla fine dell’anno per raggiunti limiti di età, Franco Carraro rimarrà in carica fino alla fine del 2019, mentre ieri l’Italia olimpica ha battuto un altro colpo con Ivo Ferriani, il presidente della federazion­e internazio­nale del bob entrato a far parte dell’esecutivo, il governo del Cio. Questo... eccesso d’Italia avrebbe potuto giocare qualche scherzo a Malagò nel voto (segreto). Ma il presidente del Coni ha avuto 66 voti favorevoli e 8 contrari, un risultato più o meno in linea con tutte le altre new entries «individual­i».

L’ultimo italiano eletto a titolo individual­e nel Cio fu Pescante 24 anni fa

LA FERITA 2024 Per Malagò il voto è «una forma di grande rispetto per lo sport italiano». Se il tramonto di Roma 2024 è stata la sua delusione più grande, la giornata di Buenos Aires è il momento più felice da dirigente? «Più che delusione quello fu un dolore, un dolore infinito per non aver avuto la possibilit­à di spiegare l’importanza di

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Giovanni Malagò, 59 anni, eletto membro Cio con 66 voti su 74 AFP

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