Il presidente del Coni eletto membro Cio Crescono le donne
quel progetto. Ma nello sport devi saper perdere anche se quella partita non l’abbiamo neanche potuta giocare». Ora, però, c’è una nuova pagina, una nuova candidatura, nuovi interlocutori politici anche se i rapporti con il nuovo Governo in questi mesi non sono stati semplicissimi. La nomina a membro Cio può dare più forza al Coni per difendere l’autonomia dello sport ed evitare invasioni di campo della politica? «Non sono mai stato preoccupato, francamente non ho mai pensato a questo, ma nel dubbio sì, possiamo dire che può aiutare».
TUTTI GLI SPORT Da praticante, Malagò ha raggiunto nel calcio a 5, giocando in Serie A, i suoi risultati migliori. Da sempre il pallone — da praticante, da tifoso, da dirigente — si è preso un bel po’ del suo tempo «sportivo». Si può dire che ora che l’olimpismo abbia detto definitivamente al calcio «fatti più in là»? «Sicuramente. Ma io mi sono appassionato e ho praticato tutti gli sport. Fin da ragazzino. Ricordo gli allenamenti di Pietro Mennea, i racconti di mio padre su Coppi e Bartali, i pomeriggi al Palaeur per il Mondiale di pallavolo del ’78 con il secondo posto della nazionale di Pittera, i match di Nino Benvenuti...».
LA SVOLTA FEMMINILE Malagò diventa membro Cio nel mezzo di un forte processo di rinnovamento olimpico. «Il vecchio Cio non l’avrebbe mai fatto». Nuovi Paesi, la presenza delle donne che cresce e che è arrivata a un terzo del «parlamento» dello sport mondiale. In Italia, invece, nel consiglio nazionale siamo a meno del 15%. «Ma ci sono stati e ci saranno dei segnali di ricambio importanti».
PESCANTE SALUTA E’ stato anche il giorno del saluto di Mario Pescante, all’ultima sessione. Un saluto non proprio tale. Thomas Bach ha proposto e ottenuto che l’assemblea nominasse il dirigente italiano membro onorario, elencando i suoi successi diplomatico-sportivi, dalla presenza del Cio come «osservatore» alle Nazioni Unite fino al paziente lavoro di riavvicinamento fra le due Coree. Insomma, Pescante resterà fuori solo sulla carta tanto che sta già lavorando in via riservata a una nuova «impresa». SAMIRA ASGHARI
24 anni, nata in Afghanistan, ha vissuto in Iran fino al 2002. Tornata a Kabul, è diventata capitana della nazionale di basket DAINA GUDZINEVICIUTE Lituana, 52 anni, presidente del Comitato olimpico lituano, 5 partecipazioni olimpiche nel tiro a volo, oro nel trap ai Giochi di Sydney 2000 CAMILLO PEREZ LOPEZ MOREIRA
49 anni, presidente del comitato olimpico paraguaiano dal 2011. In gioventù ha praticato tennis FELICITE RWEMARIKA Ruandese, 60 anni, vicepresidente del comitato olimpico nazionale. Si è distinta per la promozione dell’uguaglianza di genere attraverso lo sport