La Gazzetta dello Sport

C’è Superga Riecco Aru «Pedalare mi diverte»

●Oggi Milano-Torino: il sardo nella sua corsa con Valverde e Moscon

- Ciro Scognamigl­io

Non se l’è mai persa. Neppure nel 2012, quando aveva debuttato tra i grandi da poco più di un mese. Fabio Aru ha sempre risposto presente all’appello della Milano-Torino e sarà così anche oggi. Avevamo lasciato il 28enne sardo della Uae-Emirates sabato 22 settembre: penultimo, in maglia azzurra, al Memorial Pantani. Meno di ventiquatt­r’ore dopo avrebbe rinunciato al Mondiale di Innsbruck, nonostante la fiducia del c.t. Davide Cassani: un gesto di grande onestà. «Da allora, mi sono sempre allenato – spiega -. La bici non l’ho mai lasciata. E’ il mio lavoro ma anche la mia passione. Pedalare mi diverte e mi fa piacere essere al via».

ATMOSFERA Le suggestion­i che la classica più antica (prima edizione 1876) firmata da Rcs Sport/Gazzetta si porta dietro sono tante. A cominciare dal finale sul Colle di Superga, da ripetere due volte: 200 km in tutto, il via da Magenta. Per continuare con un cast di partenti di altissimo livello: non c’è il francese Julian Alaphilipp­e, che ha chiuso in anticipo una annata che lo ha visto sempre in prima linea (e spesso vincente), ma gente come Thibaut Pinot e Gianni Moscon, oltre al neo-iridato Alejandro Valverde, garantisce spettacolo. Nessuno verrà sempliceme­nte per allenarsi in vista del Lombardia di sabato. Nelle ultime quattro partecipaz­ioni, Aru non è mai sceso sotto il sesto posto, con due podi: terzo nel 2015 e pure l’anno scorso.

ATTESE Stavolta la musica è giocoforza diversa: «Al Memorial Pantani le sensazioni non erano state buone, ora non posso sapere come starò e quale sarà il mio livello rispetto agli altri. Ma ci tenevo, non volevo mancare», spiega Fabio, che ha deciso di inserire nel programma agonistico pure il Lombardia prima di chiudere il 2018 agonistico in Cina, al Tour of Guangxi, per il quale partirà già domenica. In Piemonte si sente a casa e non da oggi: è piemontese la sua fidanzata Valentina, lui fa base al Sestriere per gli allenament­i in quota. E’ del tutto evidente che a bocce ferme andrà analizzata in profondità un’annata in cui, tra ritiro anticipato dal Giro d’Italia e Vuelta sottotono, Fabio non si è mai piazzato tra i primi tre: il suo miglior risultato resta il quarto posto alla Tirreno-Adriatico nella tappa del Sassotetto. Intanto Aru, legato alla Uae-Emirates da altre due stagioni di contratto, ci tiene a sottolinea­re «l’appoggio che ha sempre continuato a dare la squadra. Mi sono sempre stati vicino, davvero encomiabil­i». E’ (anche) da qui che si dovrà ripartire.

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 ??  ?? Fabio Aru, 28 anni, in salita. Poi Gianni Moscon, 24, e Alejandro Valverde, 38, sul Muro del Mondiale Sotto, la Basilica di Superga: Aru 3° nel 2017 BETTINI
Fabio Aru, 28 anni, in salita. Poi Gianni Moscon, 24, e Alejandro Valverde, 38, sul Muro del Mondiale Sotto, la Basilica di Superga: Aru 3° nel 2017 BETTINI

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