Spalletti è carico «Che personalità Ma niente calcoli»
●Il timoniere dell’Inter: «Per il derby saremo pronti Champions? Era una novità, abbiamo reagito bene»
Ibilanci a metà ottobre lasciano un po’ il tempo che trovano. Però è chiaro che l’ultimo mese ha segnato una svolta significativa per la stagione dell’Inter. Dalla sosta per le nazionali di settembre a questa in corso Luciano Spalletti ha avuto le risposte che cercava per una stagione di livello. Lo scivolone in casa contro il Parma poteva far crollare le ambizioni nerazzurre, ma è lì che la squadra si è ritrovata, inanellando poi una striscia di sei vittorie consecutive tra campionato e Champions. Un’iniezione di fiducia pazzesca, che ti fa gonfiare il petto e che ti permette poi di metterti seduto al tavolo delle grandi con rispetto, ma senza alcun timore. Si chiama personalità, ed è la molla che ha fatto impennare le quotazioni dell’Inter: «Siamo in un momento positivo — ha detto Spalletti a margine della presentazione del libro scritto dal dottor Pero Volpi —, la squadra gioca un buon calcio ed è cresciuta in maniera imponente dal punto di vista della personalità. Ci sarà da vedere le situazioni che vengono fuori dalle partite delle nazionali, ma complessivamente siamo soddisfatti perché eccetto Brozovic, che va valutato sul campo ma che ci sembra recuperabile, gli altri sono migliorati».
INDIETRO NON SI TORNA Tra gli altri c’è anche Sime Vrsaljko e sul suo recupero Spalletti sottolinea l’importanza del lavoro dello staff medico: «È stato fatto un lavoro splendido su Vrsaljko, lo abbiamo aspettato perché era meglio non rischiarlo e ora ha fatto vedere di essere pronto». Anche perché in vista dei prossimi impegni tutti dovranno essere al mille per cento: prima il derby, poi la sfida di Champions in casa del Barcellona: «Ma io aggiungerei anche la gara dopo la Champions, contro la Lazio — ha sottolineato Spalletti —. Siamo contenti però di avere tutti questi impegni importanti. Per il derby ci faremo trovare pronti, perché l’avversario è di quelli forti. Il Milan gioca un buon calcio e ha messo dentro rispetto allo scorso anno dei calciatori fortissimi. Dovremo dare il massimo per vincere». Il massimo finora l’Inter lo ha fatto in Europa. Due gare e due vittorie, ma non chiedete a Spalletti di dare un voto ai suoi: «Quelli è meglio darli in fondo, è ancora tutto aperto perché ci sono ancora quattro partite. Tuffarsi in questa competizione era per noi una novità, il fatto che i giocatori abbiano reagito ad alcuni risultati all’interno delle partite dà l’idea di quanto non vogliano tornare indietro. Indietro (e cioè fuori dall’Europa, ndr) ci siamo già stati e abbiamo visto cosa si prova. Ora vogliamo rimanere in quella zona della classifica che ci può dare la qualificazione. Il nostro percorso deve essere quello di provare a vincere contro qualsiasi squadra, senza fare calcoli». Lo impone il cambio di mentalità e questa nuova personalità conquistata.
QUALITÀ D’accordo la personalità e il carattere. Ma il d.s. Piero Ausilio sottolinea anche la qualità della squadra, perché senza di quella «non si ottengono sei vittorie consecutive. Poi è chiaro che questo carattere forte ci piace e ce lo teniamo stretto. È un’arma in più nel percorso di crescita». Crescita che però non dipenderà dal mercato, almeno per gennaio: «Rispondere al colpo Paquetà del Milan? Siamo sempre vigili col nostro scouting, ma no, al momento non ci stiamo muovendo per gennaio». Sui rinnovi qualcosa si muove: «Per Brozovic siamo molto vicini all’accordo, con Skriniar stiamo parlando. Icardi? La sua è la nostra volontà è continuare insieme, ma non c’è fretta. Cercare altri parametri zero? Non c’è una regola, conta la qualità». E l’Inter ha dimostrato di averne.