La Gazzetta dello Sport

Spalletti è carico «Che personalit­à Ma niente calcoli»

●Il timoniere dell’Inter: «Per il derby saremo pronti Champions? Era una novità, abbiamo reagito bene»

- Vincenzo D’Angelo MILANO

Ibilanci a metà ottobre lasciano un po’ il tempo che trovano. Però è chiaro che l’ultimo mese ha segnato una svolta significat­iva per la stagione dell’Inter. Dalla sosta per le nazionali di settembre a questa in corso Luciano Spalletti ha avuto le risposte che cercava per una stagione di livello. Lo scivolone in casa contro il Parma poteva far crollare le ambizioni nerazzurre, ma è lì che la squadra si è ritrovata, inanelland­o poi una striscia di sei vittorie consecutiv­e tra campionato e Champions. Un’iniezione di fiducia pazzesca, che ti fa gonfiare il petto e che ti permette poi di metterti seduto al tavolo delle grandi con rispetto, ma senza alcun timore. Si chiama personalit­à, ed è la molla che ha fatto impennare le quotazioni dell’Inter: «Siamo in un momento positivo — ha detto Spalletti a margine della presentazi­one del libro scritto dal dottor Pero Volpi —, la squadra gioca un buon calcio ed è cresciuta in maniera imponente dal punto di vista della personalit­à. Ci sarà da vedere le situazioni che vengono fuori dalle partite delle nazionali, ma complessiv­amente siamo soddisfatt­i perché eccetto Brozovic, che va valutato sul campo ma che ci sembra recuperabi­le, gli altri sono migliorati».

INDIETRO NON SI TORNA Tra gli altri c’è anche Sime Vrsaljko e sul suo recupero Spalletti sottolinea l’importanza del lavoro dello staff medico: «È stato fatto un lavoro splendido su Vrsaljko, lo abbiamo aspettato perché era meglio non rischiarlo e ora ha fatto vedere di essere pronto». Anche perché in vista dei prossimi impegni tutti dovranno essere al mille per cento: prima il derby, poi la sfida di Champions in casa del Barcellona: «Ma io aggiungere­i anche la gara dopo la Champions, contro la Lazio — ha sottolinea­to Spalletti —. Siamo contenti però di avere tutti questi impegni importanti. Per il derby ci faremo trovare pronti, perché l’avversario è di quelli forti. Il Milan gioca un buon calcio e ha messo dentro rispetto allo scorso anno dei calciatori fortissimi. Dovremo dare il massimo per vincere». Il massimo finora l’Inter lo ha fatto in Europa. Due gare e due vittorie, ma non chiedete a Spalletti di dare un voto ai suoi: «Quelli è meglio darli in fondo, è ancora tutto aperto perché ci sono ancora quattro partite. Tuffarsi in questa competizio­ne era per noi una novità, il fatto che i giocatori abbiano reagito ad alcuni risultati all’interno delle partite dà l’idea di quanto non vogliano tornare indietro. Indietro (e cioè fuori dall’Europa, ndr) ci siamo già stati e abbiamo visto cosa si prova. Ora vogliamo rimanere in quella zona della classifica che ci può dare la qualificaz­ione. Il nostro percorso deve essere quello di provare a vincere contro qualsiasi squadra, senza fare calcoli». Lo impone il cambio di mentalità e questa nuova personalit­à conquistat­a.

QUALITÀ D’accordo la personalit­à e il carattere. Ma il d.s. Piero Ausilio sottolinea anche la qualità della squadra, perché senza di quella «non si ottengono sei vittorie consecutiv­e. Poi è chiaro che questo carattere forte ci piace e ce lo teniamo stretto. È un’arma in più nel percorso di crescita». Crescita che però non dipenderà dal mercato, almeno per gennaio: «Rispondere al colpo Paquetà del Milan? Siamo sempre vigili col nostro scouting, ma no, al momento non ci stiamo muovendo per gennaio». Sui rinnovi qualcosa si muove: «Per Brozovic siamo molto vicini all’accordo, con Skriniar stiamo parlando. Icardi? La sua è la nostra volontà è continuare insieme, ma non c’è fretta. Cercare altri parametri zero? Non c’è una regola, conta la qualità». E l’Inter ha dimostrato di averne.

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Luciano Spalletti, 59 anni, seconda stagione alla guida dell’Inter ANSA

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