PRESIDENTE DI RCS MEDIAGROUP Cairo: «Sulle riforme la nuova guida Figc spero faccia in fretta»
●«Nel calcio persi 8 mesi col commissariamento. Ma resto ottimista sul futuro. Incantato dalle ragazze della ginnastica»
«Affascinato dalle Farfalle». Urbano Cairo dà il via al Festival dello Sport e lancia un appello al calcio attraverso l’esempio della squadra campione del mondo di ginnastica ritmica: «Non c’è dubbio – afferma il presidente di Rcs MediaGroup – che queste ragazze abbiano grande talento, ma passano 11 mesi l’anno in una sorta di clausura con la loro allenatrice, con la voglia di migliorarsi sempre. Sono la prima squadra di donne già qualificata all’Olimpiade di Tokyo. Questo dimostra che nello sport come nella vita oltre al talento serve abnegazione, costanza per raggiungere un risultato. Non si improvvisa».
Un messaggio diretto anche al mondo del calcio?
«Sì. Purtroppo abbiamo perso 8 mesi con questo commissaria- mento. Nulla di personale con Fabbricini, io ero per l’elezione di Gravina in gennaio e invece abbiamo buttato via tutto questo tempo. E ci facciamo ridere dietro in questa situazione incredibile, per cui ancora non abbiamo certezza su quante siano le squadre del campionato di B».
Di conseguenza ecco arrivare l’intervento della politica.
«Ma non sempre interviene in maniera risolutiva, la politica. Forse avrebbe fatto meglio ad attendere che si chiudesse questo ciclo. Perché il cambio di giurisdizione ha creato ancora più incertezza».
La convince l’emendamento annunciato dal vicepremier Salvini per aumentare il contributo dei club di calcio sulla sicurezza?
«Vediamo la legge e poi valutiamo. Posso dire che i club già investono in sicurezza, e non poco, con gli steward».
Scettico sul futuro?
67 ANNI - CICLISMO
«No. Sono ottimista, ma dobbiamo lavorare sodo in tutti i settori, e di squadra. Per il calcio è una fase di ripensamento e rilancio, come abbiamo purtroppo visto con la Nazionale contro l’Ucraina. Ma siamo un grande Paese e abbiamo tutte le carte in regola per ripartire. Chiaro però che serve organizzare le cose in modo diverso. Il nuovo presidente federale mi auguro possa subito attuare quelle riforme che servono al calcio e non possono più essere procrastinate».
La Var?
«Va migliorato l’utilizzo per aiutare gli arbitri. E poi bisogna stare anche ad ascoltare gli altri sport per migliorarci e a cambiare in maniera progressiva. Non è che di colpo ora si possa pensare di fare come nella pallavolo con i tecnici che “chiamano” l’intervento, ma possiamo arrivarci».
HA DETTO
«La Var? Va migliorato l’utilizzo per aiutare gli arbitri. In Serie A serve una maggiore competizione»
Questa Serie A le piace?
«Deve tornare assoluta protagonista nel mondo, ma serve però una maggiore competizione. Giocarsi fino in fondo una manifestazione sportiva è fondamentale, è una cosa che tiene una maggior suspense fino alla fine. Basti guardare gli ultimi due Giri d’Italia, risolti solamente nelle ultimissime tappe, anche il campionato di calcio deve essere così». Dagli altri sport c’è sempre qualcosa da imparare.