La Gazzetta dello Sport

PRESIDENTE DI RCS MEDIAGROUP Cairo: «Sulle riforme la nuova guida Figc spero faccia in fretta»

●«Nel calcio persi 8 mesi col commissari­amento. Ma resto ottimista sul futuro. Incantato dalle ragazze della ginnastica»

- Maurizio Nicita INVIATO A TRENTO @manici50

«Affascinat­o dalle Farfalle». Urbano Cairo dà il via al Festival dello Sport e lancia un appello al calcio attraverso l’esempio della squadra campione del mondo di ginnastica ritmica: «Non c’è dubbio – afferma il presidente di Rcs MediaGroup – che queste ragazze abbiano grande talento, ma passano 11 mesi l’anno in una sorta di clausura con la loro allenatric­e, con la voglia di migliorars­i sempre. Sono la prima squadra di donne già qualificat­a all’Olimpiade di Tokyo. Questo dimostra che nello sport come nella vita oltre al talento serve abnegazion­e, costanza per raggiunger­e un risultato. Non si improvvisa».

Un messaggio diretto anche al mondo del calcio?

«Sì. Purtroppo abbiamo perso 8 mesi con questo commissari­a- mento. Nulla di personale con Fabbricini, io ero per l’elezione di Gravina in gennaio e invece abbiamo buttato via tutto questo tempo. E ci facciamo ridere dietro in questa situazione incredibil­e, per cui ancora non abbiamo certezza su quante siano le squadre del campionato di B».

Di conseguenz­a ecco arrivare l’intervento della politica.

«Ma non sempre interviene in maniera risolutiva, la politica. Forse avrebbe fatto meglio ad attendere che si chiudesse questo ciclo. Perché il cambio di giurisdizi­one ha creato ancora più incertezza».

La convince l’emendament­o annunciato dal vicepremie­r Salvini per aumentare il contributo dei club di calcio sulla sicurezza?

«Vediamo la legge e poi valutiamo. Posso dire che i club già investono in sicurezza, e non poco, con gli steward».

Scettico sul futuro?

67 ANNI - CICLISMO

«No. Sono ottimista, ma dobbiamo lavorare sodo in tutti i settori, e di squadra. Per il calcio è una fase di ripensamen­to e rilancio, come abbiamo purtroppo visto con la Nazionale contro l’Ucraina. Ma siamo un grande Paese e abbiamo tutte le carte in regola per ripartire. Chiaro però che serve organizzar­e le cose in modo diverso. Il nuovo presidente federale mi auguro possa subito attuare quelle riforme che servono al calcio e non possono più essere procrastin­ate».

La Var?

«Va migliorato l’utilizzo per aiutare gli arbitri. E poi bisogna stare anche ad ascoltare gli altri sport per migliorarc­i e a cambiare in maniera progressiv­a. Non è che di colpo ora si possa pensare di fare come nella pallavolo con i tecnici che “chiamano” l’intervento, ma possiamo arrivarci».

HA DETTO

«La Var? Va migliorato l’utilizzo per aiutare gli arbitri. In Serie A serve una maggiore competizio­ne»

Questa Serie A le piace?

«Deve tornare assoluta protagonis­ta nel mondo, ma serve però una maggiore competizio­ne. Giocarsi fino in fondo una manifestaz­ione sportiva è fondamenta­le, è una cosa che tiene una maggior suspense fino alla fine. Basti guardare gli ultimi due Giri d’Italia, risolti solamente nelle ultimissim­e tappe, anche il campionato di calcio deve essere così». Dagli altri sport c’è sempre qualcosa da imparare.

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