Ricetta per lo show
Brawn e il piano Liberty Più gare e lotta in pista ●L’ex d.t. Ferrari oggi è al Festival dello Sport di Trento per parlare delle novità: calendario, format del weekend, vetture e tetto ai costi
La Formula 1 che verrà: è tra gli argomenti che affronterà oggi pomeriggio Ross Brawn a Trento (Sala Depero, ore 15). Il mondo dei GP ha bisogno di un restyling, lo dicono i conti. I ricavi del secondo quadrimestre si sono contratti e le scuderie hanno ricevuto 24 milioni di dollari in meno rispetto allo stesso periodo di un anno fa: i dati si riferiscono al periodo marzo/giugno 2018 e fanno parte del bilancio approvato ad agosto. La Formula One Group è società della galassia Liberty Media quotata al Nasdaq di New York, dunque le cifre sono alla luce del sole: i ricavi hanno registrato un calo del 7% dai 527 milioni di dollari dei primi sei mesi del 2017 ai 491 del periodo gennaio-giugno 2018; il totale dei soldi incassati dai team è passato da 330 milioni a 307 a parità di GP disputati (7). Anche se, rispetto al 2017, c’era la Francia in calendario al posto della Russia e questo avrebbe portato incassi differenti. In sostanza la F.1 sta bene (la quotazione in borsa è stabile, negli ultimi 12 mesi è oscillata tra 27 e 39 dollari per azione) ma se si vuole incrementare i ricavi bisogna cambiare marcia.
PROGETTO La regoletta è semplice: più spettacolo, più interesse, più coinvolgimento del pubblico, più soldi. Perché ci si può inventare di tutto ma il grosso del denaro arriva dai diritti televisivi e dai contratti con le piste. Per questa ragione difficilmente le richieste di Monza di avere più voce in capitolo nei ricavi rischiano di restare lettera morta. Liberty ha a cuore le corse tradizionali, sa che il dna della F.1 è nella vecchia Europa ma, pressata dai team, non può fare concessioni. Semmai si può ragionare insieme su come aumentare i ricavi a beneficio di tutti con iniziative collaterali come la creazione di «Fan Zone» dove gli appassionati possano incontrare piloti e team principal.
VIETNAM Per ottenere più ricavi Liberty intende arricchire il calendario (secondo l’equazione più GP uguale più introiti). Zone di espansione? Cina (si studia un secondo GP); Vietnam (Hanoi dal 2020), Nord America (Miami e Las Vegas) e il possibile ritorno a Kyalami, in Sudafrica. Più gare ma con un programma ristretto: già bocciata dagli organizzatori locali la limitazione a soli
2 giorni, si sta pensando di concentrare al venerdì prove libere (una sola sessione ma più lunga) e attività per il pubblico.
QUALIFICA La domenica non dovrebbe subire trasformazioni, invece non ha trovato l’unanimità necessaria per diventare operativa già nel 2019 la proposta di frazionare ulteriormente la qualifica, introducendo il Q4. Si potrebbe fare nel 2020 se entro il 30 aprile verrà votata a maggioranza. Obiettivo «costringere» i piloti a scendere sempre in pista.
GOMME A proposito di gomme sarà interessante comprendere come finirà il duello tra Pirelli e la sudcoreana Hankook per garantirsi la fornitura post 2019 (dal 2021 si avranno gomme dal battistrada ribassato da 13 a 18”): i team sono neutrali, per la Fia entrambe hanno i giusti requisiti, così gli americani cederanno al miglior offerente e a chi fornirà le migliori garanzie tecniche.
BUDGET Già dal prossimo anno l’aspetto delle vetture cambierà nell’intento di avere più azione in corsa e poi resta ancora da scrivere la partita dei motori post Patto della Concordia che saranno sostanzialmente gli stessi (conservata la MGU-H) ma più economici e semplificati. Resta il grande tema di come ricompattare il gruppo: oggi ci sono tre team, Mercedes, Ferrari e a volte Red Bull, che sono nettamente superiori agli altri. Per fare in modo che anche un Leicester possa puntare a vincere la Premier, per usare le parole di Brawn, l’obiettivo è di introdurre nel regolamento sportivo un budget cap: team, Federazione e organizzatori sono al lavoro e promettono a breve novità.