Moser cerca la svolta Firma con Nippo-Fantini
●Lascia l’Astana dopo 2 stagioni. «Con noi può rinascere»
La parola chiave non può essere che una: rilancio. È quello che Moreno Moser sta cercando. È quello che si augura di trovare, nel 2019, alla Nippo-Vini Fantini. Il 27enne trentino, nipote del grande Francesco, passa al team di Francesco Pelosi e lascia l’Astana dopo due stagioni.
LAMPO La stagione di Moreno si era aperta con un lampo: la vittoria al Trofeo Laigueglia, in azzurro, la prima dopo una tappa al Giro d’Austria 2015. Ma poi Moser, che in questi giorni è impegnato al Giro di Turchia (ieri terza tappa a Sam Bennett), non si è più saputo ripetere: ha corso poco e non ha raccolto piazzamenti nei dieci. Il Laigueglia era stata la sua prima vittoria tra i grandi, nel 2012 da neopro’: l’inizio di una carriera — sempre nel gruppo Liquigas/ Cannondale, prima dell’Astana — che sembrava quella di un predestinato. Sì, perché Moser vinse 5 corse tra cui il Giro di Polonia davanti a un certo
Kwiatkowski e nel 2013 firmò anche le Strade Bianche.
PAROLE Di tempo davanti ne ha ancora e la Nippo-Vini Fantini, che fa parte della categoria Professional e che per il 2019 ha cambiato il terzo nome (sarà Faizanè), crede in lui. «Al termine dei primi 4 anni per il nostro team e con la chiusura della carriera di Damiano Cunego, la squadra trova in Moreno Moser un nuovo uomo simbolo e una nuova sfida — dice il manager Pelosi —. Una sfida tanto per il team quanto per il corridore. Moreno approda da noi in un’altra fase rispetto a Damiano Cunego: non solo è più giovane ma ha una grandissima motivazione nel fare bene per rilanciare la sua carriera. Questo è quello che vogliamo fare con lui, per farlo tornare ad alti livelli. Se il World Tour lo riaccoglierà dopo l’esperienza in Nippo, non potremo che esserne felici». © RIPRODUZIONE RISERVATA