Bologna-Milano Il derby d’Italia fa già scintille
●Alle 17.30 la sfida al PalaDozza, mentre quella a parole tra Baraldi e Proli è iniziata da tempo
Torna il derby d’Italia, al PalaDozza, con i prestigiosi ricordi di ieri e le sferzanti polemiche dell’oggi. Virtus Bologna-Olimpia Milano è cominciata, a parole, ormai da un pezzo. All’endorsement fatto dal presidente milanese Livio Proli per un ritorno della nuova Virtus di Massimo Zanetti in Eurolega («Sono maturi i tempi per avere una seconda squadra. La Virtus dovrebbe investire in quest’operazione quello che investe nel ciclismo»), il braccio destro del re del caffè Luca Baraldi ha risposto piccato, stigmatizzando il peso politico del club di Giorgio Armani e paragonandolo pure a quello della Juventus.
REPLICA Velenose stilettate su cui Proli fatica a tacere: «Noto che il responsabile del progetto sportivo, l’a.d. Dalla Salda, non parla, mentre chi è principalmente esperto di calcio e ciclismo continua ad esternare. E’ tutto molto strano, ma non voglio creare un palcoscenico mediatico a chi lo sta cercando su argomenti che ai veri appassionati non interessano. Comunque al signor Zanetti e alla Fondazione Virtus rinnovo il messaggio: sarebbe bellissimo, grazie al loro impegno, rivedere la Virtus e la città di Bologna in Eurolega». Milano rilancia così la palla dall’altra parte, in un botta e risposta dalle sfumature politiche destinato a gonfiarsi nel tempo per poi sfociare nel suo naturale terreno di scontro: la Legabasket. Ma queste sono questioni (qui Proli ha ragione) che al tifoso fregano zero.
PUNTER Interessa di più al popolo della V nera, che stiperà come sempre il «Dozza» per la classicissima, tastare con mano quanto il nuovo corso firmato dalla triade Dalla SaldaMartelli-Sacripanti, sia accostabile alla corazzata milanese, reduce dalla vittoria di Podgorica in Eurolega e protagonista di un avvio di stagione in cui, in Italia, ha messo subito le cose in chiaro. Ma ottimo è pure l’incipit della Virtus trascinata, tra campionato e coppa, dall’esplosivo Punter il cui futuro è dipinto da Baraldi anche con un po’ di sarcasmo: «Non so che scelte farà l’anno prossimo, ma se dovesse andar via di certo non andrà a Milano: dove arrivano loro, arriviamo anche noi». Pino Sacripanti resta sul piano tecnico: «Non mi sorprende che possa diventare un giocatore di alto livello con quella luce negli occhi e la capacità di crearsi il tiro da solo».
REAL Intanto Simone Pianigiani va schedulando il derbissimo all’interno di un trittico settimanale che prevede pure il Real Madrid mercoledì e venerdì la trasferta al Pireo contro l’Olympiacos: «In campionato vedrete rotazioni diverse rispetto a quelle di Podgorica, dove Cinciarini non ha giocato e Jerrells pochissimo. Bisogna distribuire le energie perché ora il calendario si fa pressante. Andiamo a Bologna a sfidare una delle migliori squadre della Serie A su un campo difficilissimo. La Virtus ha grande talento ed è ben costruita. In Italia, in questo momento, non dobbiamo guardare la classifica, ma è necessario concentrarsi subito sulla gara successiva visto che, tra l’altro, sfidiamo i campioni d’Europa. La gara col Real Madrid ci darà spunti importanti, comunque vada. Dobbiamo viverla come una notte magica con il supporto che avremo dal nostro pubblico».
SACRIPANTI Anche Sacripanti mette in chiaro le cose: «Giochiamo contro i migliori, a Podgorica sono stati impressionanti per autorità, solidità e durezza. Milano adesso è molto vicina alla perfezione a livello fisico-tecnico-atletico. Per noi è una gara che può dare indicazioni per capire a che punto siamo. Se giochiamo anche solo un minuto senza intensità e aggressività non c’è partita. Non siamo favoriti, ma il messaggio è che scendiamo in campo per vincere. Non ci interessa sentirci dire che siamo stati bravini perché eravamo sfavoriti, noi vogliamo fare la nostra partita».